ANGELA BALDI
Cronaca

Guasconi vede segnali positivi: "Grandi attese su questa fiera"

Il presidente della Camera di commercio Arezzo-Siena: "Sull’export volumi su, pesa il prezzo dell’oro". Opportunità concrete per buyer da Paesi di riferimento come Turchia, Stati Uniti ed Emirati Arabi . .

Guasconi vede  segnali positivi: "Grandi attese su questa fiera"

Guasconi vede segnali positivi: "Grandi attese su questa fiera"

Il conto alla rovescia è terminato. Apre i battenti domani Oroarezzo, la 43ª edizione si svolgerà ad Arezzo Fiere organizzata da Italian Exhibition Group. La manifestazione si è riposizionata nel panorama internazionale secondo un nuovo concept che premia il business del primo distretto orafo d’Europa e valorizza le tecnologie per la filiera e la gioielleria. Un nuovo concept che è frutto di un lavoro di condivisione con le associazioni di categoria e la Camera di commercio di Arezzo-Siena, che fa di questa manifestazione la piattaforma internazionale della manifattura orafa e argentiera Made in Italy.

Massimo Guasconi, presidente della Camera di commercio di Arezzo-Siena, come si posiziona OroArezzo tra le fiere di settore più rilevanti nel calendario internazionale?

"Quest’anno la fiera ha un peso strategico, arriva in un momento di mercato particolare, abbiamo avuto già in questi primi mesi segnali positivi. Andiamo verso un riposizionamento e c’è tenuta nelle imprese aretine. Le attese nei confronti della fiera sono molte anche per la presenza significativa annunciata dei buyer da paesei strategici di riferimento per Arezzo. Si parla di Turchia, Stati Uniti, tutto il mondo arabo Emirati in testa".

L’appuntamento fieristico di punta di Arezzo Fiere, è cresciuto grazie a Ieg, la più importante società italiana del settore fieristico?

"Questo particolare rapporto con Ieg è riconosciuto dalla Camera di Commercio e da tutto il mondo orafo aretino. E’ un rapporto rilevante, privilegiato che ha dato la possibilità di realizzare la fiera orafa aretina su questi livelli di crescita. Ieg ormai è un operatore internazionale tra i pià rilevanti e ha consentito di presidiare i mercati esteri partecipando ad eventi fondamentali. Questo rapporto stretto tra manifestazioni fieristiche e imprese del settore è significativo. In più Ieg è sensibile anche a raccogliere le indicazioni che arrivano dall’intero comparto".

L’edizione 2024 potrà confermare il trend positivo degli ultimi due anni e lo stato di salute della gioielleria italiana, nonostante il difficile contesto geopolitico mondiale?

"L’aumento del prezzo dell’oro ha significativamente inciso, ma i volumi dell’export sono cresciuti indipendententemente da questo. Nonostante qualche sengale di rallentamento c’è una visione positiva, le aziende hanno ancora portafogli importanti da soddisfare. Faremo un bilancio subito dopo la fiera su presenze e interesse".

Quanto è importante la sinergia tra associazioni i categoria e Camera di Commercio?

"Molto, la fiera non è un episodio singolo, si realizza grazie a una collaborazione continua tutto l’anno e nel corso di manifestazioni come Vicenza e il forum di dicembre".