"Guarito senza Green pass: mio figlio per giorni in un buco di sistema"

Riprenota il super richiamo "È finito 10 giorni nel limbo poi per fortuna lo sblocco prima dell’iniezione inutile"

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È rimasto impigliato nelle maglie della burocrazia e si è ritrovato guarito dal Covid ma con in mano il vecchio green pass e una vaccinazione in scadenza da rifare per non restare senza certificato. Succede anche questo nel caos dei tamponi, delle mail di guarigione perse per strada e dei forzati della quarantena. La situazione paradossale è accaduta a un ventenne aretino: guarito dal Covid si è visto riattivare il green pass vecchia versione, quella che riportava le precedenti 2 dosi di vaccino, e nessuna traccia della guarigione. "Ci sono voluti più di 10 giorni per riavere il green pass rafforzato aggiornato - spiega Francesco Donnini – il 28 dicembre mio figlio Michele di ritorno da Bologna dove fa l’università è risultato positivo. Avrebbe dovuto fare la terza dose il 4 gennaio, ma la vaccinazione è saltata perché si è ammalato".

Fin qui normale amministrazione, il ragazzo si isola e procede al secondo tampone. "Il 5 gennaio è arrivato l’esito negativo – continua Donnini – ma il risultato non è stato inserito per errore nel fascicolo sanitario, solo nel portale referti. Michele non è stato contattato, ha fatto entrambe le richieste di tampone tramite medico di base e non ha mai ricevuto comunicazione di fine malattia. A 24 ore dal tampone negativo la Toscana stabilisce la fine dell’isolamento, ma se il green pass non viene riattivato?". Già perché invece di vedersi riattivare la nuova carta verde, si è ritrovato con quella vecchia. Quella con le 2 dosi di vaccino e in scadenza. "Per paura di trovarsi senza documento ha prenotato la terza. Ma si può fare un vaccino in più per problemi burocratici? Ci siamo sentiti abbandonati. Solo dopo 10 giorni è arrivato il green pass corretto e abbiamo potuto cancellare la terza dose, assurdo".

Angela Baldi