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Cronaca

Giotto, la rivoluzione delle quattro rotatorie Torna alla ribalta quella del grande incrocio

Lunedì il maxi-svincolo al voto insieme al piano dei lavori pubblici. Intervento da 500 mila euro: un progetto mai decollato. Già ad aprile i lavori davanti a Santa Maria delle Grazie: poi l’anno dopo alla Parata e di fronte al multipiano di via Mecenate

di Alberto Pierini

AREZZO

Una grande rotatoria al posto dell’incrocio. Una rotatoria dove ora insistono le direzioni più diverse: le auto da via Signorelli, da via Giotto, dal centro attraverso via Crispi, senza dimenticare l’afflusso da via Guadagnoli. Un nodo nel quale alle ore di punta le velocità di attraversamento precipitano, rallentando all’infinito gli spostamenti. E che il Comune ora prova a sciogliere. "Lunedì porterò in approvazione il nuovo piano dei lavori pubblici:; e dentro stavolta ci sarà anche la rotatoria del Giotto". Alessandro Casi conferma l’appuntamento in consiglio comunale e il ritorno ad un’idea dal sapore antico.

Già la giunta Lucherini e poi quella Fanfani ne avevano fatto un punto fermo: arenatosi di fronte ad una difficoltà che pareva insuperabile. Quale? Le difficoltà di attraversamento pedonale un po’ anche ciclabile. Ora il ritorno di fiamma.

"E’ un intervento determinante per allentare il traffico, le simulazioni dimostrano dei vantaggi enormi" insiste Casi. E sarebbe strano il contrario: la sola via Signorelli al momento convoglia in corsia unica auto dalla zona Trento e Trieste e che all’incrocio sfociano in tre direzioni diverse. Una fettuccia, nei fatti, che fa crac soprattutto al sabato, il giorno del mercato. "L’abbiamo messa in calendario per il 2024: ma solo per una scelta strategica., Completare prima la rotatoria della Parata, all’uscita da via Beato Angelico. Due punti ben noti ai residenti del Giotto.

E la famosa questione dell’attraversamento? "I dettagli sono ancora allo studio ma intendiamo valorizzare le strisce non a ridosso dell’incrocio e soprattutto il sottopasso pedonale". Costo cinquecentomila euro, sempre che la spesa non lieviti nel corso del tempo. Prevede anche la sistemazione dell’illuminazione e delle telecamere di sorveglianza.

In generale è la manovra delle quattro rotatorie. O se preferite la rotatoria del Giotto. Perché sono ben quattro gli svincoli che prendono corpo. Il primo è già forte di progetto esecutivo: la rotatoria nella zona Mazzi, davanti a Santa Maria delle Grazie. Una rotatoria da 430 mila euro, alla quale i titolari del distributore di benzina contribuiscono con novantamila. Il parere della Soprintendenza è positivo, ci sono da fare alcuni piccoli espropri: inizio dei lavori stimato ad aprile e completamento entro la fine dell’estate.

Ma rimaniamo in zona: un’altra rotatoria dietro l’angolo è in via Mecenate. Un altro semaforo che si spegne, un altro incrocio che cambia pelle. E’ quello all’angolo del parcheggio multipiano, di fronte al centro commerciale. Circa 420 mila euro di spesa, in una zona in fase di sviluppo: è proprio quella dove la Provincia intende realizzare un nuovo polo scolastico, destinato ad ospitare il Liceo Scientifico. E dove quindi l’afflusso di traffico è destinato a montare nel corso degli anni.

Il 2023 sarà l’anno anche della rotatoria alla Parata, intervento preliminare a quella del Giotto. E’ una richiesta che si alza dal quartiere, che in quell’angolo si trova spesso ad aspettare con le mani sul volante e gli occhi incollati al cruscotto il momento giusto per entrare. Difficile a volte trovarlo, se non lanciandosi come kamikaze nella mischia.

Un panel di lavori pubblici che ora passa al setaccio del consiglio comunale. Non solo rotatorie: c’è anche il proseguimento dell’intervento sulle mura. E’ arrivato il turno del Bastione di San Bernardo, lungo le pareti dell’Eden. Nessun pericolo di crollo ma da anni una rete metallica lo mette in sicurezza da eventuali cadute. "Solo" pietre e sassi: che comunque se prese in testa fanno male lo stesso. Quasi come allo sguardo vedere quella cinta legata da anni come per un trasloco.