Giostra, Vedovini vicino all'addio: pronto Montini. Rebus Porta del Foro

Il fuoriclasse di Sant'Andrea può smettere davvero e si innescano probabili cambiamenti tra i cavalieri. Sale Tallurino, ipotesi Cherici come allenatore alla Chimera

Enrico Vedovini

Enrico Vedovini

Arezzo, 21 gennaio 2022 - È una Giostra divisa a metà. Nei quartieri dove è arrivata una lancia d’oro o si è fatto il massimo senza vincere, non è tempo di rivoluzioni. I giostratori di Porta Crucifera e Porta Santo Spirito sabato 18 giugno (pandemia permettendo) saranno gli stessi del 5 settembre 2021. Rauco e Vanneschi in rossoverde, Cicerchia e Scortecci in gialloblù. Non cambiano nemmeno rettori, capitani e allenatori. L’altra metà è quella di Porta Sant’Andrea e Porta del Foro. Con la conferma dei rettori è arrivata la svolta tecnica. Il passo indietro di Mauro Dionigi e la grazia del gran giurì, hanno lanciato Andrea Gavagni, classe 1993. Il capitano biancoverde si trova subito ad affrontare la delicata gestione di Enrico Vedovini. È di fronte a un bivio: correre le ultime due edizioni da giostratore o concedersi almeno un anno di stop per riflettere? È una questione di giorni, forse di settimane, in attesa dell’ultima parola di Ucillino. Ma non si respira così tanto ottimismo, dalle parti di piazza San Giusto. La prima alternativa da affiancare a Tommaso Marmorini è Saverio Montini, due 4 nelle due carriere 2021 alla prova generale. Un debutto probabile, accompagnato dall’allenatore Manuele Formelli: si aprirebbe dunque un posto accanto a Matteo Bruni nella Giostra delle riserve: toccherebbe a Niccolò Tavanti, 20 anni. Troppo giovane Elia Verni, classe 2006, mentre Riccardo Romani ha abbandonato le scuderie biancoverdi.

A Porta del Foro, con Dante Nocentini fuori dal consiglio, capitano è stato eletto Lorenzo Casini detto Pantera, 42 anni. Ha vinto la corsa all’ultimo voto su Andrea Borgogni: è finita 8-7. «Ma io sarò il capitano di tutti», ha subito chiarito Casini. La Chimera del Pantera riparte da due Giostre non esaltanti, con appena 7 punti colpiti. Un crollo di prestazioni dopo la vittoria del giugno 2019 che è costato prima un possibile cappotto e poi una brutta figura quando il Saracino era già perso. Il cuore del progetto tecnico partirà dalla valutazione dell’allenatore Gianni Cantaloni.

Le strutture di Petrognano non sono ancora pronte a ospitare box per i cavalli, come invece succede negli altri quartieri. Prepararsi in casa dell’allenatore è l’unica strada per evitare il trasporto quotidiano degli animali. Un ostacolo non indifferente, quello di Petrognano: il campo gara è la priorità da affrontare. Se Cantaloni non dovesse superare l’esame di Casini ci sarebbe da trovare un allenatore.

Circolano i nomi dell’ex giostratore di Sant’Andrea Stefano Cherici detto Bricceca e dell’ex campione di casa Enrico Giusti, già in passato accostati a Porta del Foro. Davide Parsi va verso la conferma mentre la crescita di Francesco Rossi detto Tallurino (5 e 4 alla prova generale) mette pressione a Gabriele Innocenti, inciampato in un paio di brutte carriere dopo il suo 5 che spezzò un digiuno infinito nel 2019. Il futuro di Sant’Andrea e San Lorentino è ancora un rebus. Da risolvere in poche settimane