Giostra, la premiazione torna sulla tribuna Lance d’oro: l’anno di Arezzo e Gamurrini

I 100 anni del cavallino dedica quasi certa, l’altra è in pole position. La consegna non proprio come in passato ma da una tribunetta

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di Sonia Fardelli

Consegna della lancia d’oro e dediche per il 2023. Sono queste le domande a cui verrà data una risposta sabato durante la cerimonia di premiazione dei giostratori che si terrà nel chiostro di Palazzo comunale.

Riguardo alla consegna della lancia d’oro si tornerà sicuramente al passato con qualche accortezza in più per la sicurezza. Visto che non ci sarà più la possibilità di usufruire del terrazzo in fondo a Piazza Grande concesso da privati, la lancia d’oro verrà consegnata dalla tribuna A. Non più però dal luogo dove si trovano le autorità, ma da una tribunetta più piccola e staccata da quella dove siede il pubblico. Una appositamente costruita oppure da quella dove attualmente si trovano i cameramen delle televisioni. Questo per evitare che i figuranti possano finire in mezzo al pubblico e creare problemi.

Una delle lance d’oro 2023 sarà sicuramente dedicata ai cento anni della nascita dell’Arezzo calcio. La proposta ha infatti già avuto anche il parere favorevole del Consiglio comunale e dovrebbe accogliere anche il consenso del sindaco Ghinelli e degli organizzatori della Giostra del Saracino. L’altra lancia d’oro dovrebbe essere dedicata all’uomo di cultura aretino Gianfrancesco Gamurrini di cui ricorre il centenario della morte avvenuta il 17 marzo del 1923. Archeologo e storico dai molteplici interessi, discendente di una famiglia nobile aretina, è stato rettore della Fraternita e presidente dell’Accademia Petrarca.

Raccolse le iscrizioni etrusche e romane presenti nella zona di Arezzo, ed esplorò siti etruschi e romani in tutta l’Italia centrale, gettando le basi della sua carta archeologica dell’Italia centrale. Nel 1867 il ministro Michele Coppino lo nominò direttore della nuova Galleria Reale di Firenze. A lui si deve il ritrovamento nel 1884 ad Arezzo, in un manoscritto dell’XI secolo dell’abbazia di Montecassino della Peregrinatio Aetheriae. Un’altra ipotesi, meno probabile, sarebbe quella di dedicare la lancia d’oro a Luca Signorelli nel quinto centenario dalla morte. Non aretino di nascita, ma artista di levatura internazionale e conosciuto ovunque.

Sabato durante la cerimonia di premiazione dei giostratori saranno annunciate le dediche delle lance d’oro e si saprà con esattezza quali personaggi, associazioni o eventi saranno ricordati. Anni fa solo personaggi aretini illustri, poi anche associazioni che si sono distinte nella vita aretina.

Come è successo con Casa Thevenin e come quasi sicuramente accadrà con l’Arezzo calcio in questo 2023 che ne celebra i cento anni dalla fondazione della società amaranto