Giostra, addio alla diretta su Mediaset: e salta la "comparsata" su Ciao Darwin

Intanto la riforma dell'Istituzione ha tempi più lunghi del previsto. L'edizione di giugno sarà sotto la solita "governance"?

Paolo Bonolis e Luca Laurenti

Paolo Bonolis e Luca Laurenti

Arezzo, 20 dicembre 2018 - Niente diretta nazionale. Almeno su Mediaset. A un mese abbondante dalle prime parole ufficiali dell’assessore Gianfrancesco Gamurrini la missione per riportare a casa la diretta dell’edizione di giugno sembra essere finita in un binario morto. Dove, per la verità, sembra giacere anche il progetto di nuova governance al posto della vecchia Istituzione.

Ma rimaniamo dalle parti della tv del Biscione. Il baratto chiesto dai rettori era chiaro: sì alla dimostrazione su «Ciao Darwin» a patto di vedere la Giostra su una delle tre reti create da Berlusconi. Ma fonti vicine a Mediaset rivelano che tra i target aziendali non ci sono le rievocazioni storiche. Palio di Siena e Quintana di Ascoli vanno in diretta sulle reti Rai.

In città c’è chi tira un sospiro di sollievo rispetto alla possibilità di vedere le insegne di Giostra nella bizzarra sfida televisiva condotta da Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Un concorrente travestito da Buratto preso a colpi di lancia da giostratori veri in un piazzale degli studi televisivi alla periferia di Roma. La proposta è arrivata da Mediaset, Una perdita assolutamente tollerabile. 

Di certo nessuno può esultare per la mancanza delle telecamere per una diretta del Saracino dalle Alpi alla Sicilia. In un momento in cui la città sta scoprendo un flusso turistico importante con la forza del passaparola, proporre i tesori di Arezzo con una diretta di Giostra sarebbe stata un’occasione ghiotta. Nei famigerati «tempi morti» tra una carriera e l’altra un breve filmato che racconta la Fiera Antiquaria e la casa museo di Ivan Bruschi, la città dell’oro, la magia dei Mercatini Tirolesi, gli affreschi di Piero, le testimonianze degli Etruschi, la bellezza delle nostre campagne.

Brevi servizi, tra il volteggiare del Buratto, l’annuncio dell’araldo e la carriera successiva. Un bello strumento di promozione in un sabato di giugno che di solito, a livello nazionale, non brilla per programmazione. L’occasione per raccontare bene a tutti cos’è la Giostra: non si può confondere con una Quintana come Flavio Insinna ha imparato all’Eredità, scusandosi e venendoci a trovare in una domenica di Antiquaria.

Un ospite d’eccezione il 22 giugno che potrebbe aprire qualche porta in zona Rai. Tempi lunghi, obiettivo difficilissimo. Forse impossibile. Qualche ritardo anche nell’iter di riforma della governance giostresca. Molte le novità previste nella bozza presentata da Gamurrini ai rettori. La principale al capo I che descrive le funzioni dell’«ufficio comunale preposto» che assumerebbe in toto le competenze che adesso sono del Cda dell’Istituzione, ossia la gestione «tecnica, finanziaria e strumentale» e del personale.

L’obiettivo dichiarato dall’assessore alla Giostra era quello di arrivare all’approvazione entro la fine di quest’anno. Ma con il Natale di mezzo, sarà difficile farcela. Se ne riparla nel 2019: la netta sensazione è che a giugno i rettori saranno ancora al loro posto.