Giornata dell'economia: Pil in calo, soffrono oro, turismo e moda

Guasconi: "I nostri sforzi per sostenere le imprese"

Guasconi

Guasconi

Arezzo, 3 luglio 2020 - Si è tenuta questa mattina in Camera di Commercio, alla presenza (fisica o in collegamento telematico) delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle associazioni economiche e sindacali, la diciottesima Giornata dell'Economia. All’iniziativa ha collaborato anche la Banca d’Italia che ha partecipato con il direttore della sede di Arezzo, Arturo Marletta e con Silvia Del Prete della sede di Firenze che ha presentato uno studio sull’andamento del credito alle imprese nella attuale crisi. Per la Camera di Commercio sono intervenuti il presidente Massimo Guasconi ed il segretario Generale Marco Randellini che hanno presentato una dettagliata analisi sulle pesanti ripercussioni economiche causate dall’emergenza Covid 19 che hanno radicalmente ridisegnato le prospettive di sviluppo economico definite ad inizio anno ed introdotto problematiche impensabili fino a pochi mesi fa. “L’emergenza Covid 19 - ha evidenziato Gusconi- ha richiesto al sistema delle imprese  uno sforzo enorme: una riorganizzazione strutturale, nuove strategie di mercato, interventi prioritari sul versante dell’innovazione per un cammino che comunque non si prospetta né facile né esente da ulteriori rischi derivanti da ritorni della pandemia e dai contesti internazionali Per sostenere l’abnorme sforzo del sistema imprenditoriale la Camera di Commercio ha messo a disposizione per quest’anno tra risorse straordinarie ed interventi ordinari quasi 4 milioni di risorse, cifre importanti che abbiamo già iniziato a distribuire attraverso specifici bandi. Come Camera di Commercio mettiamo a disposizione delle imprese e delle istituzioni le informazioni necessarie per cercare di comprendere ed anticipare, per quanto è possibile, le dinamiche economiche nazionali ed internazionali. Già nel 2019 l’economia italiana ha mostrato evidenti segnali di stagnazione, chiudendo l’anno con un incremento del PIL dello 0,3% da attribuire al contributo positivo delle esportazioni (+1,2%). La domanda interna, dopo un buon 2018, ha fatto un deciso passo indietro (-0,2%) a causa dello stop subito dalla spesa pubblica (-0,4%). Sono invece cresciuti i consumi delle famiglie (+0,4%) e sopratutto gli investimenti (+1,4%). Tutte decisamente negative le stime per il 2020, con la sola eccezione della spesa pubblica: per il PIL si stima una perdita del’8,3% che coinvolge sia la componente estera (importazioni -14,4%, esportazioni 13,9%) che quella della domanda interna (8,3%), sopratutto nella componente degli investimenti (12,5%). Per il 2021 si dovrebbe avere un parziale “rimbalzo” che, però, resta lontano dal recuperare quanto lasciato sul terreno nell’anno precedente. Il valore aggiunto provinciale nei dieci anni dal 2009 al 2019 è cresciuto del 14,4%: il 2020 rischia però di vanificare buona parte dei progressi. Prometeia prevede infatti per il 2020 una caduta del valore aggiunto provinciale pari a -6,9%.