REDAZIONE AREZZO

“Giani inaugura una panchina rossa a Palazzuolo, il sindaco Bennati: ‘Grave non aver coinvolto l’amministrazione’”

“Nessun rappresentante dell’Amministrazione comunale è stato però invitato né avvisato dell’evento”

Arezzo, 21 agosto 2025 – Nel pomeriggio di martedì 19 agosto il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha inaugurato in località Palazzuolo Alto – frazione del Comune di Monte San Savino – una panchina rossa, simbolo di sensibilizzazione contro la violenza di genere, collocata su suolo comunale.

All’iniziativa ha preso parte anche Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione e ideatrice del progetto La Toscana delle Donne. Nessun rappresentante dell’Amministrazione comunale è stato però invitato né avvisato dell’evento, nonostante la panchina inaugurata sia di proprietà comunale e collocata in un’area anch’essa di competenza comunale.

Il Sindaco di Monte San Savino, Gianni Bennati, ha dichiarato: “Ritengo grave che né io né alcun esponente dell’Amministrazione siamo stati informati o coinvolti in una cerimonia che si è svolta nel nostro Comune e su beni comunali.

La notizia l’ho appresa la sera precedente attraverso la stampa, e solo all’ultimo momento – per iniziativa personale di un dirigente politico locale – mi è giunto un invito informale. Trovo che un’istituzione come la Regione debba dimostrare maggiore rispetto verso le comunità locali, indipendentemente dai colori politici.

Ho visto chi componeva la platea e mi è stato chiaro il motivo della nostra esclusione: si è preferito privilegiare una cerchia ristretta e omogenea, dimenticando che le istituzioni non appartengono a un partito, ma a tutti i cittadini. Ricordo che l’8 marzo scorso l’Amministrazione comunale ha inaugurato una panchina rossa in pieno centro storico, in piazzetta Sant’Agata, ma in quell’occasione il Presidente Giani ha scelto di non esserci.

Evidentemente vi sono panchine rosse e panchine “più” rosse. Desidero però rassicurare i cittadini di Palazzuolo e di tutto il territorio: l’assenza dell’Amministrazione comunale non è stata frutto di disinteresse, ma della precisa volontà di altri di escluderci. Noi continueremo a portare avanti il nostro impegno concreto contro la violenza di genere, che non può e non deve diventare terreno di divisione politica”.