
Dino Batini con la gattina
Arezzo, 7 febbraio 2021 - Per salvarla c’è voluto un tipo alla Romeo, «il meglio gatto» del Colosseo. E la tenacia granitica dei suoi padroni, di un muratore, dei vigili del fuoco: e di un intero vicinato lanciato pancia in terra nelle ricerche. E alla fine hanno vinto: Virgola è salva. Lei, una gattina di sei mesi, regalata dai nipoti a nonno Dino per il suo compleanno. Dino Batini, un istituzione in piazza Giotto, insieme alla moglie Maria Pia e a tutta la famiglia spalle forti della parrocchia.
«Non mi volevo rassegnare» racconta Dino, 83 anni ma lo spirito di un ventenne. Punto e a capo, anzi virgola? Domenica mattina la micia sparisce. Beh, pensano Dino e Maria Pia, sarà in giro: loro stanno al Bagnoro, la zona è verde e non c’è decreto che costringa i gatti a restare in casa.
Però passano le ore e di Virgola non c’è traccia. Passano la domenica pomeriggio a chiamarla. Dino, che malgrado l’età governa il computer da par suo, meticoloso inanella tutte le ipotesi.
E’ rimasta chiusa nel garage dei vicini, partiti poco prima? E’ stata investita e il corpicino è finito in un cassonetto? Aspetta i vicini e spazza via la prima pista. Fa il giro dei bidoni e per fortuna non trova nulla. Qui però la ricerca rischia di arenarsi. Ma ecco «Romeo» o chissà come si chiama. Il gatto del vicino. Miagolando guida i soccorritori: le scalette esterne, la taverna, un buco per l’aerazione.
Roba di pochi centimetri. Dino si mette lì a chiamarlo: e dal profondo del buco finalmente la risposta. E’ lei. Vittoria? Calma. Perché la tubatura è di quelle complesse, fa una curva nella parete, si restringe in una«gabbia» di cemento armato. Prova con il vicino ad allentarlo. Usa un martello pneumatico, con la prudenza di chi tanti anni fa ha visto nello stesso modo morire un bambino, in una vicenda che allora segnò l’Italia.
Una prima chiamata ai vigili del fuoco, ai quali la nipote si rivolge anche via Facebook. Detto e fatto: arrivano in cinque per Virgola. Allargano il buco, provano a spingere dentro una sonda. I miagolii continuano ma Virgola non esce. Forse ancora bloccata, forse perché a sei mesi, anche se hai 4 zampe e una coda da concorso, hai anche diritto ad avere paura. Intanto passano le notti. La prima, la seconda del lunedì.
Il martedì i vigili riescono a sfilare il tratto curvo della tubatura, racconta Maria Pia, una maestre di una volta, di quelle che lasciavano un’impronta indelebile nei loro ragazzi. E forse anche nei gatti. Sono le 21 di martedì. Virgola non risponde più. Cresce il timore di non avercela fatta. Ma Dino è di quelli coriacei.
La mattina alle 6.30 eccolo di nuovo lì, affacciato a quel buco di pochi centimetri. Lì dove aveva fallito il martello pneumatico, piazza una scodella: latte fresco e cibo in scatola, il piatto preferito da Virgola. Passa un minuto: ed eccotela spuntare, curiosa e quasi impertinente. Avvolta dagli abbracci di Dino e Maria Pia, che subito avvertono i pompieri e il muratore. «Sono stati straordinari». E Virgola? Ricambia le effusioni: ma solo dopo essersi finita il suo pranzo speciale