MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Fumo dal camino, famiglia intossicata. Finiscono in camera iperbarica a Careggi

Genitori e figlia avvelenati dal monossido e portati a Firenze. Sono riusciti ad aprire la finestra prima di sentirsi male

Fumo dal camino, famiglia intossicata. Finiscono in camera iperbarica a Careggi

Fumo dal camino, famiglia intossicata. Finiscono in camera iperbarica a Careggi

Si sono vissuti momenti di autentica paura l’altra notte a Ventena, il borgo collinare di Montevarchi, dove un’intera famiglia è rimasta intossicata dal monossido di carbonio. Per fortuna nessuno è in pericolo di vita anche se è stato necessario il trasferimento all’ospedale fiorentino di Careggi per il trattamento in camera iperbarica. L’episodio risale a domenica sera. Era da poco passate le 21 quando in una villetta a schiera della frazione non lontana dal crossdromo di Miravalle i due coniugi, 50 anni lei, 55 lui, e la figlia di 14 anni hanno deciso di accendere il caminetto e al tempo stesso un piccolo forno a legna per cuocere la pizza. Non è chiaro il motivo della fuoriuscita delle pericolose esalazioni provocate forse dall’eccesso di combustione del legname unito ad un malfunzionamento della canna fumaria.

Di sicuro in breve i locali sono stati invasi da una densa nuvola di fumo e si è sprigionata anche la sostanza tossica. Appena si è accorta di quanto stava accadendo, la famigliola si è immediatamente precipitata ad aprire porte e finestre per areare gli ambienti e ha chiamato in aiuto un cognato che abita poco distante. Al suo arrivo, però, l’uomo ha trovato genitori e nipote con i sintomi inequivocabili dell’avvelenamento, cefalea e nausea, dovuti all’inalazione di un gas tanto inodore quanto nocivo. Non c’era tempo da perdere e il parente della coppia ha subito dato l’allarme mettendo in moto la macchina dei soccorsi. Sul posto dal fondovalle sono arrivati i sanitari dell’emergenza urgenza valdarnese con l’automedica e due ambulanze delle Misericordie di Loro Ciuffenna e Terranuova Bracciolini che hanno preso in carico i tre intossicati trasportandoli al monoblocco di Santa Maria alla Gruccia per ricevere le prime cure.

E qui i medici del Pronto Soccorso, dopo la diagnosi, hanno stabilito di trasferire i pazienti con un’ambulanza della Croce Bianca al presidio ospedaliero del capoluogo di regione per le terapie iperbariche specifiche. In contemporanea con l’intervento del personale medico e infermieristico una squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento montevarchino ha provveduto a compiere le verifiche di rito sull’abitazione per risalire alle cause del problema anche se al momento dell’arrivo dei pompieri le stanze, che erano già state areate proprio grazie all’apertura degli infissi, non presentavano tracce del gas fuoriuscito.