Fisioterapia si salva e resta all’ospedale

Il sindaco: "La soluzione consente di completare quasi per intero la ristrutturazione e dimostra la volontà della Usl di investire sul presidio"

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di Claudio Roselli

La fisioterapia rimarrà all’interno dell’ospedale della Valtiberina. Ad annunciarlo, con soddisfazione, sono il sindaco di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti, anche nella sua qualità di presidente della conferenza dei sindaci e la Usl Toscana Sud Est nelle persone del dottor Giampiero Luatti, responsabile del distretto sociosanitario zonale, dal quale dipende il servizio e della dottoressa Barbara Innocenti, responsabile dell’ospedale. La decisione, condivisa dalla direttore generale dell’azienda, il dottor Antonio D’Urso, è stata accolta con favore dagli operatori, che hanno sempre considerato negativamente l’ipotesi dalla dislocazione della fisioterapia all’esterno del plesso ospedaliero. L’importante risultato è stato raggiunto grazie alla proposta dei tecnici dell’azienda sanitaria, i quali hanno elaborato un progetto che colloca il servizio di riabilitazione funzionale al primo piano dell’ospedale, nell’ex reparto di ginecologia, che verrà completamente ristrutturato. Il progetto, finanziato completamente dall’azienda, prevede anche la collocazione degli ambulatori specialistici al piano terreno, nei locali che ospitavano il servizio pediatrico. Anch’essi saranno oggetto di un’importante ristrutturazione. Tutto ciò consentirà di proseguire l’iter previsto dal Pnrr per la costruzione della "Casa di Comunità", finanziata dallo stesso piano e collocata nei locali dell’attuale poliambulatorio. Il sindaco Innocenti e l’assessore Mario Menichella si sono dichiarati molto soddisfatti per la soluzione di una vicenda vissuta dalla popolazione con preoccupazione, che si è espressa anche politicamente: c’era il timore che lo spostamento fuori dall’ospedale dei locali della riabilitazione avrebbe potuto compromettere l’efficacia del servizio, importante riferimento soprattutto per gli anziani. "Questo obiettivo - osservano gli amministratori - non sarebbe stato conseguito senza la continua e stretta collaborazione della nostra amministrazione con la direzione sanitaria locale, ospedaliera e territoriale. La soluzione prospettata consente, oltretutto, di completare quasi per intero la ristrutturazione dell’ospedale e dimostra la volontà della Usl di investire risorse finanziarie sul presidio ospedaliero valtiberino. Del resto altri finanziamenti, ancor più rilevanti, sono già stati destinati alle opere di prevenzione antisismica e antincendio".

E intanto, nell’incontro di giovedì ad Arezzo, la Lega Valtiberina è tornata rassicurata dalle parole del dottor D’Urso, il quale ha dichiarato che l’Ospedale della Valtiberina non corre alcun tipo di rischio e che verranno risolte quanto prima le carenze di professionisti sia nell’unità di medicina, dove vi sono attualmente due medici sui cinque previsti, sia al pronto soccorso, dove di medici ce ne sono quattro e ne occorrerebbero 12. In base a quanto stabilito dalla stessa Asl Toscana Sud Est dopo l’effettuazione del concorso, tutti i medici in graduatoria che decideranno di lavorare per essa dovranno operare nelle strutture territoriali.