Finalmente prende forma il "Grande Museo"

Finanziamento in vista per il progetto che prevede di ricongiungere Palazzo dei Conservatori a Palazzo Pretorio attraverso l’Arco della Pesa

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di Claudio Roselli

Il progetto del "Grande Museo" si concretizza a Sansepolcro. Dopo aver partecipato a un bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, l’amministrazione comunale si è aggiudicata un finanziamento pari a 50mila euro per dare vita al progetto che prevede di ricongiungere Palazzo dei Conservatori (sede del museo che custodisce le opere di Piero della Francesca) con Palazzo Pretorio, collegati attraverso l’Arco della Pesa, creando un percorso più strutturato e lungo attraverso l’utilizzo del piano nobile dell’edificio che ha ospitato Pretura e Giudice di Pace.

Ne dà notizia l’assessore biturgense alla cultura, Gabriele Marconcini, che esprime grande soddisfazione, visti i tanti investimenti effettuati sul museo civico in questi anni. "Le risorse messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, con l’aggiunta di un cofinanziamento sul quale stiamo lavorando – spiega Marconcini - ci consentono di realizzare il progetto che questa amministrazione ha da sempre a cuore: articolando ulteriormente il percorso di visita museale, sarà infatti possibile far vedere parte del nostro patrimonio, che altrimenti rischia di non essere percepito, focalizzandoci soprattutto nel periodo che precede il 1400 e quello che segue il Rinascimento. A Sansepolcro siamo concentrati per lo più tra il 1400 e il 1500 ma tanto da raccontare, di arte e storia, c’è anche prima e dopo e una sezione sarà dedicata proprio all’archeologia".

Nel progetto è prevista anche una sala, a fine percorso, che rimanderà al territorio, alle sedi delle associazioni e alle altre strutture museali. Un’opportunità in più per il turista e per la città". Il progetto di estensione è stato curato dall’Università di Firenze e dal professor Giuseppe Centauro. Finalmente, quindi, si lavora per valorizzare in pieno un complesso storico a forma di "elle" nel quale è concentrato un bel capitolo di storia cittadina; era stato il condottiero Galeotto I Malatesta a ottenere dal papa la Signoria di Sansepolcro e furono proprio i signori di Rimini a trasformare il Palazzo dei Conservatori nella loro abitazione privata e, in un secondo tempo, ad ampliarla fino a inglobare l’antico Monte Pio (uno dei primi monti di pietà) e ad assumere in larghissima misura l’attuale aspetto verso il 1456, con la ridefinizione della Sala dei Conservatori, quella che ospita il capolavoro della Resurrezione di Piero della Francesca.

Palazzo Pretorio, rifatto nel XIX secolo, ha origini che riportano al Trecento e grazie all’arco di collegamento aveva permesso alla famiglia Malatesta di ampliare i propri spazi, passando da un edificio all’altro senza uscire fuori. Dopo essere rimasto un contenitore vuoto per la dimissione della sede distaccata del tribunale, ha riutilizzato gli spazi per le associazioni e all’ultimo piano si trovano gli uffici della locale Stazione dei carabinieri forestali.

Il progetto può diventare qualificante anche per l’Arco della Pesa e per il sovrastante terrazzo, dal quale si ammirano gli angoli più belli del centro storico. Insomma, da una vecchia grande residenza il blocco sta per trasformarsi a distanza di secoli in un grande museo.