MARCO CORSI
Cronaca

Fimer, mese decisivo per il piano industriale

Lavoratori e sindacati attendono la decisione del tribunale fissata per il 14 settembre, data in cui si potranno conoscere le sorti dell’azienda

di Marco Corsi

Estate di tensione per i dipendenti della Fimer di Terranuova Bracciolini, che sono in attesa della decisione del Tribunale di Arezzo in merito al piano industriale presentato dall’azienda. La data indicata è il 14 settembre. Quel giorno dal capoluogo arriverà una risposta e si saprà con maggiore dettaglio il destino dello stabilimento valdarnese. Settimane di "passione" quindi per i lavoratori, ma anche per le organizzazioni sindacali e le istituzioni, Comune in primis.

Tra l’altro, dall’inizio della crisi, sono già un’ottantina coloro che hanno deciso di cambiare aria, trovando occupazioni da altre parti. Un problema serio, che rischia di ripercuotersi seriamente sul settore ricerca e sviluppo. L’ultimo incontro al Mise risale alla fine di giugno. Un incontro lungo e complesso, iniziato la mattina e concluso nel pomeriggio. La proprietà Fimer espose, davanti al Ministero, al Comune di Terranuova, alla Regione Toscana e ai sindacati una bozza di piano industriale per il rilancio dello stabilimento. Venne presentata anche un’offerta non vincolante di un fondo.

Ma i sindacati non nascondono la loro preoccupazione. E non c’è più tempo da perdere. Del resto parliamo di una vicenda che va avanti da dieci mesi e in queste settimane le organizzazioni sindacali hanno ribadito con forza che l’unica strada percorribile è quella di arrivare a chiudere con un investitore.

La storia di questa vertenza ha inizio ufficialmente nel mese di novembre del 2021 quando si tiene la prima grande manifestazione di protesta per le vie di Terranuova per la grave situazione finanziaria dell’azienda e in quell’occasione viene chiesto, urgentemente, un tavolo al Mise. Viene fissato per il 7 dicembre e la proprietà Fimer annuncia che ci sono tre fondi interessati ad entrare nella compagine societaria.

Il 23 dicembre le organizzazioni sindacali incontrano il nuovo amministratore unico di Fimer Claudio Calabi ed emerge la possibilità di ricorrere ad eventuali procedure concorsuali.

Le feste di Natale, i lavoratori, le passano davanti alla fabbrica, con sit-in e presidi. L’11 gennaio si tiene un nuovo incontro al Mise. Ma anche questo è interlocutorio. La fabbrica è sostanzialmente ferma, e una sola linea produttiva su 16 è operativa. Il 22 gennaio c’è un consiglio comunale straordinario davanti ai cancelli dell’azienda, alla presenza del governatore della Toscana Eugenio Giani.

A Terranuova, poi, il 7 febbraio, arriva anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, a pochi giorni dal nuovo tavolo ministeriale, programmato per il 10 febbraio. Ma ancora una volta si conclude con poche novità sostanziali. Intanto il tempo passa, con sindacati e lavoratori sempre più preoccupati. Il 15 aprile nuovo incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico e arriva la doccia fredda, con la proprietà che annuncia la volontà di chiedere ulteriori sessanta giorni di tempo per decidere a chi concedere l’esclusiva per trattare la cessione.

I primi di maggio il Tribunale di Arezzo decide di concedere i due mesi di proroga al concordato. Poi il nuovo incontro al Mise a giugno, la presentazione del piano industriale da parte di Fimer e l’attesa per la decisione del Tribunale che si pronuncerà a metà del mese di settembre. Ancora venti lunghi giorni di attesa.