REDAZIONE AREZZO

Fiera, tutti contro tutti

Parte degli espositori chiede di rimanere al Prato, spuntisti sacrificati, sfrattati sul piede di guerra: ma oggi scelgono

La festa appena cominciata è già finita. La festa della Fiera che torna in centro, si reinsedia nel suo percorso storico, si riconcilia con le quinte di una manifestazione per questo quasi unica al mondo. Ma il calice del ritorno in centro resta amaro.

La rivolta degli sfrattati da Guido Monco e dalle Logge, le proteste degli spuntisti "isolati" al Prato ma anche quelle di una parte degli espositori che davanti a questa edizione a metà al Prato ci vorrebbero ritornare.

Espositori che hanno perfino steso una sorta di petizione. Lamentano il calo di sicurezza nel centro, la concomitanza con la Notte Bianca, la mappa della Fiera "frammentata e molto più lunga". E chiudono dicendosi "pedine spostate come torna comodo per questioni politiche e a vantaggio dei negozianti".

Un testo non sappiamo da quanti condiviso, ma che apre una frattura mai vista ai tempi di Bruschi tra i banchi e le vetrine. In un clima dove chi arriva rischia di non riconoscere alla città i meriti storici di un evento del quale tutti hanno sempre goduto ma dove la città ha perso l’occasione di un dialogo vero con gli espositori, tenuti fuori da ogni decisione. Una ferita, da rimarginare al più presto.

"Il nostro obiettivo – spiega Luciano Peruzzi, uno di quelli che si era battuto per il ritorno in centro – è che la città riaccolga non 186 titolari ma i i 260 banchi di prima. In sicurezza ma senza esagerate paure". Spuntisti al Prato? Sì ma non del tutto. Perché agli uffici sarebbe arrivato l’ok a inserirli nel percorso ove mancassero alcuni titolari.

Mentre quelli sfrattati oggi dovranno scegliere la nuova collocazione: il lato del Corso fino a San Michele, piazzetta del Commissario, il ramo di via Ricasoli. Potrebbero presentarsi con tanto di cartelli di protesta. C’è chi ventila partenze anticipate. C’è chi sogna che un afflusso a sorpresa faccia ricominciare la festa appena interrotta.

Alpi