Fiera al via dopo la frenata. Riconfermata S.Agostino. Riaprono quasi tutti i locali

Anche nel 2024 gli artigiani nella piazza lontana dal percorso dei banchi. Il centro riemerge dal letargo dopo il Natale. Quadro in chiaroscuro alla Badia.

Squadra che vince non si tocca? Di solito è così. La Fiera, fatto salvo lo scivolone di gennaio davanti al maltempo, da mesi viaggia con ottime edizioni, corroborate dall’aumento degli antiquari e da una presenza quasi sempre importante di turisti. Edizioni che spesso hanno raggiunto le trentamila presenze ogni volta, oltre le punte del passato. Ma non tutto funziona alla perfezione: ad esempio rimane un satellite staccato dal pianeta la piazza riservata agli artigiani, secondo un linguaggio un pò burocratico, i "non professionisti". Sant’Agostino è una bellissima location ma lontana anni luce dal percorso dei banchi e si sa nei mercati non c’è niente di peggio che una interruzione secca dell’itinerario che le persone percorrono. Un distanziamento è imposto dalla legge regionale ma qui sembra un pò eccessivo. Tuttavia, malgrado non manchino le voci contrarie è ripartita la prenotazione dei posti per tutto il 2024. Posti che in totale sono 28.

Ma per il resto la Fiera chiede a febbraio solo di ripartire con la sua grande marcia e i presupposti sembrano esserci. A quei presupposti crede fermamente anche il commercio. Locali di tutti i tipi hanno concentrato le ferie subito dopo la chiusura della Città di Natale, ma riapriranno quasi tutti oggi. Per non bucare l’appuntamentoi con l’Antiquaria che mantiene il suo ruolo: le edizioni sono le colonne d’Ercole del turismo aretino, che un weekend al mese non tradisce la città e soprattutto anima il centro.

Con la Fondazione Intour che prova a scaldare il clima con un evento collaterale: si chiama Loveart, una sorta di performance artistica collettiva curata dall’associazione Ezechiele, in collaborazione con la Fondazione Guido d’Arezzo. Il nome è chiaro: un percorso di amore, in una sorta di tour sospeso tra la caccia al tesoro e la scoperta delle bellezze artistiche aretine. Il tutto condito da musica e narratori, concentrati domani pomeriggio intorno alla Fraternita. Il tutto confluirà poi in una mostra di opere per San Valentino ma all’assessore Simone Chierici, c’è da giurarlo, interessa più la prosa degli arrivi alla Fiera.

La prima dopo l’apertura al pubblico dei ponteggi di Piero, le richieste saranno tante ma le visite sono ormai a prenotazioni esaurite. E ai turisti faranno aumentare solo la gola di affacciarsi tra i colori di Piero. Attesi anche tanti antiquari senza posto fisso. Per l’ennesima volta dovranno cercare fortuna nell’auditorium a via Cesalpino: la Fondazione sta lavorando ad una soluzione più moderna, da remoto e magari con scelte anticipate alla vigilia. Ma il 2024 è lungo e tutto da scrivere.

Lucia Bigozzi