Febbre da vacanze. Prenotazioni a rilento. Pasqua, hotel al 60%. Va meglio il 25 aprile

L’assessore al turismo Chierici fa il punto sulle strutture ricettive "Molto si giocherà nei last minute, obiettivo agganciare il 2023". Il fattore meteo ha un ruolo chiave sull’andamento degli arrivi.

Febbre da  vacanze. Prenotazioni a rilento. Pasqua, hotel al 60%. Va meglio il 25 aprile

Febbre da vacanze. Prenotazioni a rilento. Pasqua, hotel al 60%. Va meglio il 25 aprile

Sono ancora ferme al 60% le prenotazioni delle strutture alberghiere per il weekend di Pasqua. Va meglio per il lungo ponte del 25 aprile, ma il 2024 fatica a bissare i numeri dell’anno scorso. Nonostante questo il bicchiere è mezzo pieno per l’assessore al turismo del Comune di Arezzo Simone Chierici che guarda con fiducia alla stagione primaverile. "Per quanto riguarda la Pasqua più o meno siamo intorno al 60% dell’occupazione alberghiera – spiega Chierici - fare un confronto con la Pasqua precedente è improprio perché quest’anno la festività viene prima e molto si giocherà nelle prenotazioni last minute. Molto dipenderà anche dal meteo, il 31 marzo potrebbe essere caldo come nevicare, molte persone aspettano di essere sotto data per muoversi". Rispetto al 2023 in generale quest’anno perdiamo qualche punto percentuale e fatichiamo a riempire le strutture. "Non si possono fare paragoni con lo stesso fine settimana del 2023 perché anno scorso il 31 marzo cadeva per la Fiera – prosegue Chierici – ma quest’anno per sabato 30 marzo siamo oltre il 60% di occupazione soltanto negli alberghi di Arezzo. Confrontando le prenotazioni a oggi per il weekend di Pasqua con quelle che c’erano lo stesso giorno di un anno fa, siamo indietro di 4-5 punti percentuali, un gap recuperabile sotto data. Non siamo particolarmente preoccupati anche se è il 2024 è un anno strano, ma poteva andare peggio". A livello di occupazione, per la Pasqua il giorno migliore è il sabato, la domenica assistiamo già a un calo. "Guardando come sono andati i primi due mesi dell’anno rispetto al 2023 restiamo sotto di qualche punto percentuale - spiega Chierici - ma le previsioni per il 25 aprile dicono che ad oggi siamo già al 70% di camere prenotate solo negli alberghi. Obiettivo agganciare le presenze del 2023. Ci sono tante variabili".

A giocare una partita importante il turismo culturale. "Abbiamo già un sacco di prenotazioni per gli Affreschi di Piero della Francesca che tornano visitabili dal 28 marzo dopo lo smontaggio dei ponteggi per il restauro - prosegue l’assessore al turismo - Sono già tornate anche le gite scolastiche in queste settimane. Tanti ragazzi che contribuiscono a riempire alcune strutture lontano dai ponti di Primavera e che affollano prevalentemente i nostri musei. Il turismo culturale sta prendendo piede. Siamo fiduciosi anche per l’estate. Rispetto a tante altre destinazioni nel 2023 abbiamo fatto numeri importanti se confrontati con i dati del pre Covid".

Ma da dove vengono i turisti? "Nel 2023 da gennaio fino ad aprile la maggior parte sono stati italiani - continua Chierici - da maggio a settembre si è trattato soprattutto di stranieri più che altro in strutture extra alberghiere. Mentre da ottobre ripartono gli arrivi di italiani. In generale reggere il confronto con l’anno boom che è stato il 2023 sarà impegnativo, ma le somme si tireranno a fine anno".