REDAZIONE AREZZO

Fatture false in edilizia, 7 denunciati. Sottratti alla tassazione 5 milioni e mezzo di euro

Operazione della Guardia di finanza di San Giovanni Valdarno (Arezzo)

Guardia di finanza (foto di repertorio)

San Giovanni Valdarno (Arezzo), 25 luglio 2023 – Scoperta dalla Guardia di finanza una presunta frode fiscale realizzata attraverso un «vorticoso» giro di fatture false nel settore dell'edilizia: 7 le persone denunciate. In base agli accertamenti ispettivi svolti nei confronti dei denunciati e di 6 società, le Fiamme gialle hanno poi segnalato all'Agenzia delle entrate basi imponibili sottratte a tassazione, ai fini delle imposte sui redditi per oltre 4,2 milioni di euro e Iva per circa 1,5 milioni di euro.

«L'intero importo delle imposte evase, con l'aggiunta delle relative sanzioni, è già in fase di riscossione», si spiega dalla Gdf. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza di San Giovanni Valdarno (Arezzo) che, si spiega in una nota, ha scoperto «una rilevante frode fiscale, perpetrata mediante l'utilizzo e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, ad opera di società del settore dell'edilizia, con sedi in Toscana, Campania e Basilicata. Gli imprenditori coinvolti nell'indagine si sono avvalsi di società 'cartiere’, prive di una reale struttura operativa e riferibili a soggetti 'prestanome’ compiacenti, che hanno emesso fatture false per consulenze e per noleggio di attrezzature. Tale meccanismo ha consentito alle imprese destinatarie dei documenti fiscali non solo di abbattere i redditi da sottoporre a tassazione, attraverso l'esposizione di costi fittizi nella dichiarazione dei redditi, ma anche di ridurre il 'caricò fiscale per l'Iva indebitamente detratta». Ancora, «a riprova della falsità dei documenti fiscali, attraverso l'esame dei rapporti bancari, i Finanzieri hanno appurato la restituzione del denaro pagato per le prestazioni, da parte delle aziende che emettevano le fatture, in favore dei beneficiari ultimi dello schema fraudolento. Grazie al sistema illecito realizzato, gli imprenditori ideatori dello schema fraudolento hanno potuto 'competere’, praticando prezzi sensibilmente inferiori a quelli medi».