REDAZIONE AREZZO

Far West al pronto soccorso Aggredisce e picchia un medico dopo la bufera scatenata in un bar

All’ospedale della Fratta il responsabile del pronto soccorso è stato colpito da un paziente violento. A Foiano l’uomo aveva minacciato gli avventori di un locale. Due blitz dei carabinieri in poche ore.

Far West al pronto soccorso Aggredisce e picchia un medico dopo la bufera scatenata in un bar

Botte ai medici del pronto soccorso. I casi si ripetono tra il San Donato e la Fratta e nel mirino ci sono camici bianchi e infermieri. Proprio nell’ospedale della Valdichiana, è accaduto l’ultimo episodio in ordine temporale anche se chi lavora nelle strutture sanitarie parla di "un fenomeno che sta crescendo, con aggressioni e violenze verbali nei confronti degli operatori sanitari che si ripetono ogni giorno". Stavolta a subìre il comportamento fuori controllo di un quarantenne foianese, già conosciuto per il suo profilo borderline, è stato il responsabile del pronto soccorso: ferito al volto.

Tutto è precipitato nell’arco di pochi minuti dall’arrivo dell’uomo all’ospedale della Fratta. Con un pregresso, altrettanto esagitato. Secondo una prima ricostruzione, sabato sera a Foiano l’uomo è stato protagonista di un acceso diverbio con un vicino di casa. Successivamente, ha fatto il diavolo a quattro in un bar, al punto da richiedere l’intervento dei carabinieri che hanno cercato di calmarlo prima di far intervenire i soccorritori con un’ambulanza per il trasferimento all’ospedale della Fratta.

Ma anche qui, l’uomo ha continuato a dare in escandescenza spingendosi oltre le offese lanciate all’indirizzo degli operatori sanitari che cercavano di prendersi cura di lui. Dalle parole alle mani è stato un attimo. Il quarantenne foianese ha aggredito il reponsabile della struttura di primo soccorso e lo ha malmenato. È scattato l’allarme ai carabinieri che sono dovuti interventire per la seconda volta nello spazio di poche ore.

A questo punto, considerata la storia clinica del paziente e i suoi trascorsi violenti, è stato deciso il trasferimento all’ospedale San Donato: l’uomo è stato affidato agli specialisti della psichiatria ed è stato ricoverato.

Il medico ferito, se la caverà con una prognosi di sette giorni. Ma ad allarmare è l’escalation di episodi che si verificano con frequenza nelle strutture sanitarie e in alcuni casi, perfino negli ambulatori.

Un episodio che, per certi aspetti e con le dovute distinzioni, richiama alla mente il caso della psichiatra aggredita e uccisa da un paziente alcuni mesi fa a Pisa. E fanno alzare l’asticella dell’attenzione e potenziare i dispositivi e le iniziative di tutela del personale sanitario, già messe in campo dalla Asl. Asl che da sempre invita i suoi medici a denunciare subito, fin dalla fase delle minacce verbali.

Intolleranza, insofferenza e una buona dose di aggressività, sono il mix micidiale per innescarte la spirale di violenza che colpisce che è in prima linea per soccorrere, aiutare chi arriva al pronto soccorso.

Più volte medici e infermieri hanno lanciato un grido dall’allarme segnalando il pericolo a cui sono esposti di fronte a persone senza autocontrollo, inclini a riversare su chi indossa un camice, frustrazioni e atteggiamenti violenti. Accade nel pronto soccorso di un ospedale importante come il San Donato, ma pure in una struttura più piccola e periferica come alla Fratta. Conferma il diffondersi dei casi a livello provinciale.

L’ultimo in ordine temporale ha lasciato la sua scia di brutalità prima nella lite tra vicini di casa, poi in un bar e infine al pronto soccorso dove i medici e gli infermieri sono impegnati a salvare vite e a risolvere i problemi di salute di chi arriva in ambulanza e ha bisogno di aiuto.

LuBi