
di Massimo Pucci
Chiusa per il lockdown, riaperto nella fase 2 a qualche metro di distanza, ma TripAdvisor la considera ancora chiusa. È l’amara vicenda capitata all’’Osteria La Lodola’, conosciuto ristorante di Foiano della Chiana, un’attività che comprende anche un’azienda agricola e che per ragioni di spazio si è dovuta trasferire in modo da garantire il distanziamento dei clienti. Alla ’regia’ dei piatti ci sono però sempre loro,
Carlo Porcu e la moglie Manuela Parati, entrambi adesso intenzionati a fare causa al colosso web della ristorazione. Dal periodo della chiusura obbligata per il nuovo coronavirus la loro storica attività risulta chiusa e una volta trasferita nel nuovo spazio, Tripadvisor gli ha negato però la possibilità di variare l’indirizzo.
La ragione? È cambiato il Comune. Sì perché da Foiano la Lodola si è spostata negli ambienti del laboratorio agricolo e fattoria didattica che sono a poche centinaia di metri dalla sede originale, sempre nella solita via dell’Esse, ma nel comune di Marciano della Chiana. I titolari si sono spesi in continue richieste di variazione, chiedendo anche per email la possibilità di variare l’indirizzo, ma la risposta quando è arrivata, è stata sempre negativa. Risultato? Addio recensioni, addio valutazioni che anno dopo anno avevano consentito al locale di guadagnarsi un ’rancking’ di tutto rispetto: oltre 350 valutazioni e 4,5 di punteggio. Porcu e Parati hanno aperto una nuova pagina, ma sono sul piede di guerra.
"Riteniamo di essere vittima di un’ingiustizia, abbiamo subito un danno per la nostra attività – spiega Porcu – in due mesi da quando abbiamo riaperto ci risulta che nella ‘pagina chiusa’ ci siano state circa 2mila visite. Temiamo che molte fra queste persone abbiano dato per spacciata la nostra attività e che quindi siano andate in un altro locale". I titolari hanno scritto email di fuoco a Tripadvisor:
"Una volta – ricorda sconsolato Porcu – ci hanno risposto in lingua tailandese, forse anche i sistemi del sito hanno avuto qualche problema e non c’è dubbio che le cose possano anche non funzionare bene per tutti durante una pandemia, ma occorrerebbe maggiore elasticità, invece qui siamo in presenza di un atteggiamento da burocrati ottusi".
Allo studio c’è una causa, perché secondo i ristoratori la mancata riapertura su Tripadvisor sta causando un danno economico all’attività: se 2mila in 2 mesi visitatori l’hanno ‘trovato chiuso’ sul web, basta fare una moltiplicazione per 30 euro, costo medio di una cena a testa, e il conto è fatto.
Nel frattempo è aperta la pagina dell’osteria La Lodola a Marciano, ma la visibilità per un’attività formalmente esordiente è per forza di cose inferiore a quella di una pagina che invece si era accreditata nel corso degli anni ed aveva guadagnato, anche attraverso la reputazione online, un certo prestigio. Da comprendere se i portali turistici regionali abbiano dei canali preferenziali per tutelare le attività di ristorazione nei confronti di un colosso come Tripadvisor, per i soli ristoratori andare contro il colosso web è davvero ardua".