
Export, distretti col turbo L’oreficeria chiude il 2022 con il primato nazionale Moda: cresce ma più lenta
di Lucia Bigozzi
L’export toscano segna il record degli ultimi quindici anni, oltre 24 miliardi il valore degli scambi, quasi tre in più rispetto al 2022 (2,7 pari al 12,7%), supera l’asticella del 2019.
L’oro di Arezzo traina le vendite all’estero raggiungendo un +19,1% che consolida la crescita del 2021 (+24.9% sul 2019). Un balzo in avanti che colloca il distretto dell’oreficeria al primo posto su scala nazionale per le esportazioni. Significa che Arezzo ha surclassato Vicenza e Valenza. È il quadro delineato dal Monitor sui distretti toscani elaborato dalla direzione studi e ricerche di Intesa San Paolo sull’andamento complessivo dei vari comparti economici registrato nel 2022.
Numeri in ripresa anche per l’altro cardine dell’economia aretina: la moda. Tuttavia, l’analisi di Intesa San Paolo che riassume l’andamento 2022, evidenzia livelli di crescita inferiori al 2019 nel settore pelletteria e calzature. Tuttavia, va detto che il trend mostra un deciso balzo in avanti se raffrontato con i dati parziali del primo trimestre 2023 elaborati dalla Camera di Commercio su base Istat.
Da gennaio a giugno, lo stesso comparto ha incrementato le esportazioni raggiungendo un +35,8% sul 2022. Bene anche le calzature che si attestano a +29,9%. Una performance migliore rispetto a quella del tessile-abbigliamento che continua a crescere (+13.9% sul 2021) ma con minore intensità rispetto al 2019 (-6,9%). I primi tre mesi dell’anno confermano il bilancio 2022 del Monitor sui distretti toscani per oreficeria e gioielleria. Finora hanno registrato vendite all’estero per quasi 800 milioni segnando un avanzamento del +8,4% proprio nel primo segmento dell’anno.
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, oltre al lieve rallentamento per la Svizzera degli hub logistici (-0,1%), corrono i primi due mercati dell’export toscano, ovvero Francia (+27,9%) e Usa (+34,5%). Rallentano invece Cina (-0,9%) e Hong Kong (-5,6%). Per le esportazioni dei distretti aretini nel 2022, il Monitor di Intesa San Paolo indica il primato degli Emirati Arabi Uniti con 730 milioni di euro, valore degli scambi, seguiti dagli Stati Uniti con 400 milioni e l’exploit della Turchia verso la quale le aziende aretine hanno concluso vendite per 364 milioni. Al quarto posto la Francia con 227 milioni e Hong Kong che si ferma a 197 milioni.
Un quadro complessivo confermato nei primi tre mesi del 2023 con gli Emirati Arabi Uniti che hanno registrato un a5,4% di acquisti dal distretto aretino e la "sorpresa" Turchia che mette il turbo a53,8% rispetto allo stesso periodo 2022. Gli Stati Uniti conservano il terzo posto anche nel primo parziale del’anno (a3,5%) e Hong Kong con un a16,6% scavalca la Francia (a6,6%).
Se il 2022 chiude con l’export dei distretti toscani in forte ascesa, la prima parte del 2023 registra sempre una crescita ma a "bassa intensità".
Una velocità ridotta che tuttavia, secondo le previsioni degli analisti, dovrebbe ritrovare la sua spinta propulsiva nella seconda parte del’anno. È l’auspicio degli imprenditori aretini alle prese con le incognite congiunturali legate al rincaro delle materie prime, gli effetti della guerra in Ucraina e la "zavorra" inflazione.