ANGELA BALDI
Cronaca

Expat aretini e nuove regole: "Il salario minimo in Inghilterra porterà il caos in tanti settori"

Magnanini: "La normativa cambierà il volto di alcune categorie, ma non toccherà altri impieghi". Salvini: "Sarà un problema per l’intero settore ospitalità e per la già grave carenza di infermieri".

Sono tantissimi gli italiani in Inghilterra, 700mila. La metà residenti all’estero, la loro età media è di 37 anni, tra loro tanti aretini. Come Veronica Magnanini, 33 anni, da 9 lavora a Londra, in una società di investimenti. Con una laurea alla Bocconi, nel 2015 si è trasferita da Arezzo alla capitale del Regno Unito. O come Marco Salvini, che nel 2012 da Monte San Savino è volato a Sheffield. Qui oltre a lavorare come direttore commerciale in un’azienda di imballaggi riciclabili ha messo su famiglia, sposato, ha tre figli.

Ma cosa cambierà adesso per l’Inghilterra con l’introduzione del salario minimo per un visto salito a 38.700 sterline? "Le regole sono più dure sui visti lavorativi per stranieri, che andranno a impattare sui lavoratori dall’estero e sui non britannici che non hanno già un permesso di lavoro - dice Veronica - una mossa politica populista in vista delle elezioni, e una spinta a bloccare l’immigrazione. Fare il cameriere qui cercare un posto come infermiere dopo la laurea in Italia, sarà molto più difficile. Nonostante la Brexit i numeri dell’immigrazione sono ancora alti, stavolta la cifra del salario minimo è molto sopra la media nazionale e impedisce di venire a fare il lavapiatti ma anche l’infermiere, o qualsiasi posizione iniziale in una società. Non avrà problemi chi è entrato prima della Brexit e ha già il permesso di soggiorno, rischia chi ha un visto da rinnovare ogni tot anni in base al ruolo. I problemi saranno per infermieri, categoria già in carenza di personale e cambierà il volto dei lavoratori di alcuni settori. Sono qui da 9 anni, mi occupo di investimenti private equity, ho un visto permanente ottenuto dopo 5 anni di lavoro, dal sesto è possibile chiedere la cittadinanza, uno step che farò. La nuova norma non andrà ad impattare il mio settore, le banche o le società di investimenti, riguarderà i lavori più normali: dal commesso al lavapiatti, tutta l’ospitalità. Ci sarà difficoltà a trovare personale con la conseguenza di sborsare di più per una prestazione".

Marco Salvini vive e lavora a Sheffield dal 2012: "Con questa legge, mossa politica per le lezioni di ottobre, non so come in Inghilterra si possano trovare manodopera o infermieri. Mia moglie è medico e vive la costante carenza di infermieri sul campo, il settore sta in piedi con gli stranieri.

Dopo la Brexit la situazione è peggiorata nell’ospitalità: trovare personale è un problema e molti locali decidono di stare aperti solo il fine settimana".