Ex statale 3 bis, si decide per i lavori

Il sindaco Marcelli attende ancora la risposta dal Ministero dopo la lettera-appello di marzo. "Ora o mai più"

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di Claudio Roselli

La situazione si è fatta pesante ed è attesa a giorni, probabilmente la prossima settimana, una prima risposta del Ministero delle Infrastrutture sulla questione della ex statale 3 bis nel breve tratto fra Valsavignone e Canili di Verghereto. Come oramai più volte ricordato, l’inagibilità di questi cinque chilometri ha contribuito nel gennaio di due anni fa a spezzare in due i collegamenti longitudinali dopo il sequestro del viadotto Puleto, che si trova in un punto della E45 nel quale non esistono alternative viarie. "Sono in costante contatto con gli uffici romani del dicastero – ha detto Claudio Marcelli, sindaco di Pieve Santo Stefano – e l’interlocutore diretto è il ministro Enrico Giovannini, al quale oltre un mese fa ho scritto una lettera raccomandata nella quale mi sono fatto interprete della preoccupazione della comunità locale per il perdurare di uno stallo non più tollerabile. Al ministro ho anche chiesto un incontro".

Il documento reca la data del 31 marzo e Marcelli ripercorre in esso lo storico della strada e le sue vicissitudini, evidenziando come vi sia stata in atto una convenzione fra Comune e Anas per intervenire con fondi del Ministero fin dal 2017: un finanziamento di oltre 1,6 miliardi di euro per la E45, antecedente di due anni alla vicenda "Puleto", per tentare un primo ripristino, ma questa convenzione è stata totalmente disattesa dall’Anas. Nodo da sciogliere – così si è sostenuto – è il finanziamento dei lavori di ripristino: per ora, i due milioni e mezzo di euro coprono appena un chilometro e 200 metri e l’Anas metterà mano alla strada solo quando vi sarà la copertura totale, per la quale di milioni ne occorrono molto di più, ma in questo frangente occorre capire se vi sia comunque una reale volontà di intervenire ed è in questo contesto che si inserisce la presa di posizione dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, l’aretino Gabriele Veneri – primo firmatario di una interrogazione sulla strada - e Alessandro Capecchi, vicepresidente della commissione infrastrutture.

"Non siamo affatto soddisfatti delle mezze risposte pervenute dalla Regione all’interrogazione depositata in merito allo stato disastroso della E45 e alla necessaria riapertura dell’ex Tiberina 3 bis – hanno dichiarato Veneri e Capecchi - perciò siamo tornati a puntare i riflettori sul tema con una mozione per impegnare la Regione ad avviare un’interlocuzione con Anas in modo da riuscire a mettere in sicurezza una volta per tutte questa arteria fondamentale. La Regione deve presentare un cronoprogramma dei lavori previsti e in corso sulla E45 e, non meno importante – visto lo stato di manutenzione della superstrada – è fondamentale garantire una viabilità alternativa. È quindi necessario riaprire al traffico la ex Tiberina 3bis e sapere quanto ancora dureranno i lavori di Anas per poter di nuovo consentire la fruizione della strada".

Capecchi ha depositato una richiesta di audizione di Anas in commissione. "La Regione deve dare risposte certe e veloci e deve attivarsi per garantire un percorso sicuro ai cittadini ed evitare disagi e pericoli agli automobilisti – concludono i consiglieri FdI – dal momento che la E45 è priva dei minimi standard di sicurezza, nonostante si tratti di un asse viario strategico che collega la Toscana all’Emilia Romagna. La Regione deve prenderne atto e attivarsi di conseguenza".