
"Nonostante lo scoppio della guerra in Ucraina reali problemi nell’approvvigionamento del gas per ora non ci sono stati. Carenza di materia prima non c’è, al massimo il problema riguarda i costi che sono molto più alti e si trasformano in rincari in bolletta. Basta guardare le quotazioni di mercato: col covid nel 2020 abbiamo toccato i minimi giornalieri sui 10 centesimi a metro cubo, oggi siamo arrivati a punte di quasi due euro a metro cubo". Più che bollette sono vere e proprie stangate quelle che stanno arrivando nelle cassette della posta dei pratesi sul fronte del pagamento del gas. Una famiglia di due persone che fino all’anno scorso pagava meno di 400 euro a trimestre, si è ritrovata in questi giorni a dovere fare i conti con un rincaro che ha portato la bolletta sopra gli 800 euro. Ad analizzare le difficoltà del momento è Samuele Vaiani, direttore vendite di Estra Energie.
Vaiani, perché è aumentato il costo del gas in maniera così spropositata?
"Ci sono vari fattori. L’aumento è iniziato dopo l’estate 2021 per varie concause: una maggiore richiesta di gas da parte delle aziende ripartite dopo la pandemia, e la flessione nella produzione da fonti rinnovabili che ha portato del gas diretto in Europa a finire in altri continenti. Col termine del primo trimestre 2022 pensavamo di venire fuori dalla crisi dei prezzi e invece è scoppiata la guerra in Ucraina". Questo cosa comporterà?
"Fare previsioni non è semplice, ma è probabile che i prezzi del gas resteranno alti per ancora altri mesi".
Come si può risparmiare in bolletta?
"Bisogna gestire meglio i consumi. Troppo spesso ci dimentichiamo di avere dei termostati intelligenti, che possono essere gestiti giorno dopo giorno, ora dopo ora. Invece tante volte si fa una programmazione in autunno e la si lascia invariata fino a marzo. E’ evidente a tutti che è uno spreco tenere il riscaldamento acceso otto ore al giorno quando non ce n’è bisogno perché fuori non è freddo. Ma dirò di più: tenere il riscaldamento anche a un grado in meno di temperatura può fare la sua bella differenza in bolletta".
Come ci si può rendere conto se ci sono sprechi nei nostri impianti di riscaldamento?
"Intanto iniziamo col dire che le caldaie hanno prestazioni migliori nei primi anni di installazione. Quindi cambiarne una ogni dieci anni è un’ottima idea per ridurre i consumi anche del 30%. Poi ci sono i sistemi di riqualificazione energetica: il superbonus 110% è stato fondamentale per evitare dispersione di calore, risparmiare in bolletta e avere immobili che valgono di più sul mercato".
Che consiglio darebbe a una famiglia?
"Chi ha un’offerta a prezzo fisso per un anno se la tenga stretta. Ci sono nostri clienti che hanno chiuso contratti a 35 centesimi al metro cubo: oggi il mercato di tutela si attesta sugli 85 centesimi. Si risparmia più della metà. Se la situazione resta così critica blindare per un anno il prezzo del gas può essere un affare". Cosa sta facendo Estra per aiutare le famiglie? "Intanto c’è l’offerta a prezzo fisso per un anno. Poi ci sono in campo le iniziative legate alle rateizzazioni, e il bonus gas che lo Stato mette a disposizione delle famiglie meno abbienti con valore Isee particolarmente basso".
Stefano De Biase