
Coronavirus, analisi di laboratorio
Arezzo, 4 agosto 2021 - Vietato darlo per morto. Il Covid corre sotto traccia per giorni, finge di essere sparito e poi riemerge di scatto, spesso cambiando maschera. Che fosse in espansione, se non addirittura nel pieno di una quarta ondata, si vedeva e si sapeva. Ma da qualche giorno sembrava iniziata l’ennesima ritirata, ai margini di un picco che anche a livello nazionale p dato per imminente. Ieri il colpo di coda. Un picco sì ma di casi positivi, 56 nell’arco di 24 ore. Con ben diciannove comuni tirati dentro la mappa. E alcuni centri sull’orlo del «focolaio».
Dieci i contagiati nel capoluogo, ben tredici a San Giovanni Valdarno, che raramente ne ha avuto tanti così anche nei periodi peggiori. E una diffusione che coinvolge tutte le vallate: e non risparmia neanche i comuni più piccoli. Come Chitignano e Montemignaio, dove basta un caso solo a far schizzare la media oltre qualsiasi tetto. E’ vero che stavolta i tamponi sono tanti, da giorni non tornavamo oltre gli ottocento.
E così la media di nuovi positivi sul numero dei test non decolla, anzi: siamo al 6,4%, abbiamo avuto giornate con meno positivi ed un tasso nettamente superiore. Un elemento che apre uno spiraglio di colore diverso in un quadro a tinte per un giorno più fosche. In particolare sul fronte ospedaliero. Assistiamo al raddoppio dei ricoveri nel reparto, quello seguito da malattie infettive e da pneumologia.
ano due, ora sono quattro, mentre resta uno il paziente di terapia intensiva. All’aumento dei contagi, anche il San Donato comincia a muoversi verso l’alto. Lontani, lontanissimi da quello che abbiamo vissuto nella seconda e nella terza ondata. Ma secondo una logica che segue lo stesso percorso. Perché stavolta ci sono i vaccini, la diga determinante per evitare le peggiori ricadute ospedaliere, che si concentrano soprattutto dai 60 anni in su. Ma anche il report di ieri conferma che in quella fascia ci sono ancora positivi. In particolare sono 14 dai 50 anni, dei quali tre dai 65 agli over 80.
La vaccinazione funziona, efficace anche contro le varianti: ma come spieghiamo a fianco ci sono ancora ottomila aretini over 60 neanche sfiorati dall’ago, nè il primo nè tantomeno il secondo. Parte di quei due milioni e mezzo che nella stessa fascia d’età mancano all’appello a livello nazionale. Diversi contrari al vaccino o con situazioni che attualmente non lo consentono: ma poi nel bilancio e soprattutto nei nuovi rischi di una pandemia pesano.
Anche se la media d’età resta bassa, anche se 18 su 56 sono minorenni sotto i 18 anni e altri 16 sono comunque sotto i 34. Da lì si innesca questa fase del contagio: che ormai lontana dagli effetti dei caroselli, mantiene invece ferma l’origine principale del passaggio del virus, il ritorno della spiagge.
Così è stato in Casentino, così è spesso e volentieri in città, così nel Valdarno, che di colpo si ritrova nell’occhio del ciclone: ventisette i casi, oltre San Giovanni con punte di quattro sia a Bucine che a Terranuova.
Il risultato si spiega poi con la diffusione delle varianti, la raffica di 26 di ieri era già un segnale di allarme. Segnali che nell’estate 2021 arrivano squillanti in largo anticipo rispetto ad un anno fa Nel 2020 viaggiavamo a zero casi, in un illusorio covid free, e solo l’otto agosto ne avremmo riscontrati sei: oggi siamo ancora al 3 e siamo dieci volte più alti e usciamo da una fase comunque di recrudescenza. Il caldo che ammazza il virus c’è e c’è tutto: ma quello resiste perfino ai 40 gradi. E insidia di nuovo le nostre certezze.