Ecco "il tempo del cerchio". La parità assoluta dei bambini

L’uguaglianza dei diritti e delle opportunità indipendentemente dal genere: i punti di vista. CLASSE IV A - SCUOLA ELEMENTARE BERNARDO DOVIZI, BIBBIENA.

Ecco "il tempo del cerchio". La parità assoluta dei bambini

Ecco "il tempo del cerchio". La parità assoluta dei bambini

La nostra classe ha deciso di sperimentare il Circle Time affrontando come tema la parità di genere. Bambini e maestra ci siamo disposti in cerchio seduti su sedie in un’aula spaziosa senza banchi. Per la prima volta ci potevamo guardare tutti in faccia!

Per iniziare la maestra ci ha spiegato a grandi linee che cosa fosse il Circle Time poi ci ha chiesto cosa sapessimo sull’argomento "parità di genere". A questo punto è iniziata la prima fase del Circle Time in cui alcuni di noi hanno spiegato come si sentivano in quel momento, se eravamo ad esempio preoccupati per qualcosa. Qualcuno era sereno, qualcun altro agitato e/o emozionato. È iniziata poi la seconda fase, ovvero quella della consegna del testimone (nel nostro caso abbiamo scelto un segnalibro).

Durante tutta l’attività potevamo prendere la parola passandoci a turno il testimone, e solo chi lo aveva in mano poteva parlare. La maestra ci ha spiegato che questa modalità serviva ad organizzare e moderare il dibattito.

Si è creato sin da subito un clima piacevole ed accogliente adatto ad instaurare un dialogo aperto e spontaneo per far emergere e condividere opinioni personali. Dalla condivisione, in classe, sono emersi alcuni stereotipi di genere legati, ad esempio, al mondo dei giocattoli e dei mestieri.

La maestra ci ha posto alcune domande, una di queste è stata: "Indosseresti pantaloni e/o maglietta rosa?".

A questa domanda le bambine e alcuni bambini hanno risposto in maniera affermativa, mentre alcuni maschi hanno risposto negativamente. Abbiamo discusso sul fatto che ci potessero essere mestieri e sport più adatti ad un genere e meno all’altro, condividendo ognuno il proprio punto di vista.

Sono emerse molte riflessioni, tra cui il fatto, per alcuni di noi, di sentirsi a volte inadeguati rispetto all’altro genere. In conclusione, il nostro primo Circle Time ci ha aiutati a capire che chiunque possiede determinate caratteristiche e si impegna, può svolgere qualsiasi professione seguendo sogni e aspirazioni (indipendentemente che si tratti di maschio o di femmina). Ci siamo salutati augurandoci che questo sia solo il primo di tanti altri futuri "tempi del cerchio".

La cosa certa è che, attraverso il contesto scolastico, è sicuramente possibile promuovere una cultura di genere capace di valorizzare le differenze tra il maschile e il femminile, educando bambini e bambine ad una relazione autentica e positiva sperimentando l’incontro con l’altro come occasione di apprendimento e confronto reciproco.