
Ottone Occhiolini
Arezzo, 30 dicembre 2015 - Aveva attraversato una stagione politica travagliata ma mai senza perdere l'aplomb. Perfino quando i nemici dell'inceneritore ne caricavano la sagoma sui trattori o addirittura lo davano alle fiamme: faceva un mezzo sorriso un po' dolente e scrollava la testa. E' morto martedì sera Ottone Occhiolini, aveva 75 anni.
Una figura determinante nelle vicende politiche aretine dagli anni '80 fino praticamente ad oggi. Per vent'anni in consiglio comunale, per due mandati assessore, l'assessore forte delle ultime giunte guidate da Aldo Ducci, sempre con la delega ai lavori pubblici, che lo poneva allo snodo di tangte scelte amministrative, dal piano sulle fognature a quello sulla depurazione delle acque.
Socialista, segretario provinciale negli anni dopo la bufera nazionale che aveva scosso il partito al confine tra la prima e la seconda repubblica. Ironico, a tratti tagliente, una serie di grandi interessi a 360 gradi. Era anche membro da quasi dieci anni della società storica aretina
Era stato il preside storico della scuola media Severi, trasformata anche negli spazi sotto la sua guida. E anche dopo essersi ritirato dalla politica aveva continuato a seguire un suo percorso sociale e politico. Sul piano sociale impegnandosi molto nel volontariato, era presidente dell'assoiciazionme dei malati reumatici, trasferendo nell'impegno civile le sue vicissitudini personali.
E negli ultimi anni era stato consigliere comunale a Talla, eletto in una lista civica, in quel Casentino che era una delle sue grandi passioni insieme, tra l'altro, a quella della montagna, che lo vedeva spesso impegnato in escursioni, in genere insieme al figlio Orlando. I funerali si svolgeranno domani in forma rigorosamente privata. Mentre oggi pomeriggio la camera ardente sarà allestita nei locali della Croce Bianca.
Un ricordo arrivadirettamente dal sindaco Alessandro Ghinelli, “A nome dell’amministrazione comunale, desidero esprimere alla famiglia di Ottone Occhiolini il cordoglio per la scomparsa di un protagonista della vita politica e amministrativa aretina. Ottone ha ricoperto in tal senso vari ruoli per decenni ed è stato in Consiglio Comunale 20 anni. Anni cruciali per la crescita di Arezzo e il suo sviluppo in ogni settore.
Non posso poi non ricordare la sua esperienza da assessore per 10 anni. Periodo, se vogliamo, ancora più cruciale coincidente con tutti gli anni Ottanta. Lo ricordo, personalmente, come assessore ai lavori pubblici mentre io ero membro esterno della commissione omologa. Era il primo incarico che mi portava a contatto con la realtà amministrativa della mia città. Ottone era invece un personaggio di spicco del partito socialista aretino e delle giunte dell’epoca. Si dimostrò un amministratore di grande peso politico e di larghe vedute, gestiva una struttura comunale che contava decine di operai e manutentori ed erogava servizi oggi esternalizzati.
Tutto era in capo al Comune ma questo non spaventava Ottone Occhiolini e quella generazione politica che abbiamo avuto modo di ricordare in un recente incontro in memoria di Aldo Ducci. Al di là di questo aneddoto, cito il lavoro e l’impegno di Ottone Occhiolini per dare forte impulso realizzativo a tante opere pubbliche, come il piano delle fognature e di depurazione delle acque, e le ‘spalle larghe’ dimostrate in occasione della vicenda inceneritore che lo vide in prima linea, consentendo al territorio di dotarsi di questo impianto di grande valenza nel sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani”.