
Flavio Carboni in una foto d’archvio
Arezzo, 24 gennaio 2022 - E' morto a 90 anni, pochi giorni dopo la condanna ricevuta dal Tribunale per il caso Geovision. E' la fine di Flavio Carboni, l'uomo d'affari al centro di molti dei grandi misteri italiani. Carboni, che aveva compiuto 90 anni da pochi giorni, è stato colpito da un infarto nella notte.
Carboni era stato tirato in ballo in tutti i principali grandi gialli italiani, dall’indagine per l’attentato all’allora vicepresidente del Banco Ambrosiano commissionato alla Banca della Magliana, ai sospetti circa l’omicidio del banchiere Roberto Calvi trovato impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri, alla P3 (è in corso l’Appello) fino alle accuse dei pentiti che lo volevano anello di congiunzione tra la mala romana e la mafia di Pippo Calò.
Ma Carboni è quasi uscito indenne da 50 anni di affari occulti e legami pericolosi per poi finire imputato, e condannato, a 2 anni e 4 mesi di reclusione per aver ricevuto i bonifici della Vertigo provenienti da operazioni false della galassia Geovision, prima del crac.
Era stato il tribunale di Arezzo a condannarlo pochi giorni fa insieme a Valeriano Mureddu nell'ambito del procedimento per il fallimento di Geovision, azienda di imballaggi con sede a Badia al Pino.
Mureddu ha avuto 3 anni e 8 mesi per bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture inesistenti, Carboni 2 anni e 4 mesi per aver riciclato i proventi delle stesse fatture. Stessa pena per lo stesso reato inflitta alla moglie di Carboni. Era caduta invece l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio: il tribunale ha assolto gli imputati.