REDAZIONE AREZZO

E' la discoteca Nirvana il locale chiuso dal questore per per trenta giorni: "ritrovo di pregiudicati e risse, feriti anche i clienti".

Il locale di Terranuova ha anche un ristorante-pizzeria. Il caso del cliente pestato nel parcheggio da alcuni giovani perché chiedeva solo di uscire

Discoteca (Foto archivio)

Arezzo, 8 novembre 2014 - Il Questore di Arezzo ha disposto la chiusura della discoteca Nirvana, con annesso ristorante-pizzeria, ordinando per la durata di trenta giorni la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nonché quella di trattenimenti danzanti relative al locale ubicato nel Comune di Terranuova Bracciolini. L'atto amministrativo trova origine e fondamento nella proposta dei carabinieri della Stazione competente, appartenente alla giurisdizione della Compagnia di San Giovanni, che hanno segnalato come quel locale, negli ultimi anni, sia diventato ritrovo abituale di pregiudicati o comunque di persone dedite all’ubriachezza, costringendo gli stessi Carabinieri ad effettuare numerosi interventi per sedare risse o diverbi tra gli stessi avventori. In numerose circostanze, tutte dettagliatamente descritte, sono stati coinvolti anche ignari clienti, che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, così come anche un addetto alla sicurezza. Inoltre sono stati effettuati specifici controlli finalizzati a contrastare l’attività criminosa dello spaccio di sostanze stupefacenti, con riscontri positivi e sequestro di droga. Tutti gli elementi raccolti, nel periodo temporale ricompreso tra il 2010 ed il 2014, evidenziano una serie di comportamenti che hanno profondamente turbato la pubblica opinione ed ingenerato un diffuso e comprensibile senso di insicurezza. Due episodi d'estate. Un addetto alla sicurezza che aveva avuto la peggio nel corso di una lite scoppiata tra alcuni ragazzi nel corso della serata. E di un cliente che era stato malmenato nel parcheggio solo perché aveva chiesto ad alcuni giovani di spostarsi dall'auto per farlo andare via. Pertanto, per quanto precede, allo scopo di ristabilire la pacifica convivenza sociale e ripristinare l’ordine e la sicurezza pubblica, turbati dagli episodi sopra descritti, il Questore, nella sua veste di autorità provinciale di pubblica sicurezza, ha disposto la chiusura del locale con l’apposito provvedimento amministrativo.