REDAZIONE AREZZO

E' iniziato l'atto finale del «processo al dissesto» di Castiglion Fiorentino

Si comincia con la requisitoria della pm Michela Rossi. In aula sono presenti gli imputati Brandi, Cesarini e Rossi, assente Bennati che è convalescente.

fabio lombardo

AREZZO, 9 novembre 2017 - C'è attesa per conoscere il pronunciamento del giudice Fabio Lombardo sulla vicenda che riguarda l'ex sindaco del Comune Paolo Brandi, l'allora assessore al Bilancio Enrico Cesarini e di coloro che al tempo erano i responsabili dei settori finanziario Giuseppe Bennati e dei lavori pubblici Fausto Rossi.

Per Bennati, Brandi e Cesarini c'è l'accusa di falso ideologico per aver occultato 1,8 milioni di debiti fuori bilancio, facendo apparire sana la gestione finanziaria dell'ente. Altra accusa è quella di truffa aggravata, che riguarda sempre Brandi e Bennati e anche l'ingegner Rossi, per aver ottenuto con documenti falsi l'erogazione di mutui da cassa depositi e prestiti per circa 400 mila euro.

Il verdetto potrebbe arrivare in giornata, sarà il magistrato a decidere al termine della discussione.

La vicenda giudiziaria, comunemente definita «processo al dissesto», in realtà non giudica la sussistenza o meno del default finanziario che venne deliberato dal commissario prefettizio nel novembre del 2011, ma si limita a verificare la responsabilità personale dei singoli amministratori sui rispettivi capi di imputazione. Il municipio di Castiglion Fiorentino nel frattempo è uscito dalla procedura di risanamento e il Ministero degli Interni ha concesso in anticipo la chiusura delle limitazioni di legge per i comuni in deficit. Alla sentenza si arriva dopo molti anni, precisamente sei anni dopo da quando venne deliberato il dissesto.