"Dopo gli esami 5 lavori" Margaritone, fucina dell’oro

Uno studente racconta: "In una tasca il diploma, nell’altra le offerte delle aziende". Riccardo a ventitré anni già inserito: "Creo gioielli con le nuove tecnologie".

"Dopo gli esami 5 lavori"  Margaritone, fucina dell’oro

"Dopo gli esami 5 lavori" Margaritone, fucina dell’oro

di Lucia Bigozzi

Quando il prof Guido Sisti entrò in classe con il suo banco di lavoro "pret à porter" e da un grumo di cera plasmò la forma di un gioiello, Riccardo Dini capì che quello sarebbe stato il suo mestiere e la scuola per orafi del Magaritone, la sua strada. Era uno studente di terza media. Oggi ha 23 anni lavora in un’azienda orafa: è modellista orafo 3D, crea gioielli al computer e con la stampante tridimensionale, ma sa lavorare anche con le mani al banco, da artigiano puro. È uno dei ragazzi della scuola orafa, di quelli che ogni anno le aziende inseguono per colmare i vuoti di chi va in pensione o consolidare i reparti produttivi. Uno di quei ragazzi, una trentina all’incirca, che la scuola mette in contatto diretto con il mondo del lavoro e che anche i grandi marchi della moda cercando con il lanternino. Come fa Cartier che ha scelto la scuiola orafa come "vivaio" di nuovi talenti da far crescere professionalmente nel quartier generale di Torino. Nel 2018 Riccardo Dini è uscito dal Margaritone con il futuro a portata di mano: in una tasca il diploma della scuola diretta da Roberto Santi, nell’altra cinque offerte di lavoro da altrettante aziende.

"Non ho dovuto faticare a cercare, già al primo anno dell’istituto professionale con indirizzo per orafi, le aziende aretine seguono insieme agli insegnanti la formazione di ciascun alunno, puntando sui più bravi. Poi ci sono i tre anni di stage, primo banco di prova vero con il lavoro e il mondo dell’oro: un’esperienza che arricchisce l’apprendimento in classe", spiega Riccardo, figlio "d’arte", perchè la sua famiglia vanta una lunga storia tra oreficeria e monili. Il "profumo" del mestiere, insomma, lo ha respirato in casa ma è stato osservando le mani del prof Sisti, quel giorno in terza media, che ha deciso cosa fare da grande perchè "adoro creare, essere protagonista di tutte le fasi che portano alla realizzazione del prodotto", rimarca con l’entusiasmo dei suoi anni giovani.

"Subito dopo il diploma, ho potuto scegliere tra cinque offerte, alcune in ditte molto grandi. In questi cinque anni ho avuto l’opportunità di fare diverse esperienze di lavoro che mi hanno arricchito. Fino all’impiego attuale, appagante anche sul piano economico. Insomma, con la scuola che ti prepara, se sei bravi i soldi li fai". Un passaggio importante per un ventenne che ha già la sua indipendenza. Ma c’è un altro aspetto che Riccardo richiama nel suo percorso professionale: "Oggi si lavora molto con le nuove tecnologie. La creazione di gioielli passa sempre più dall’interazione tra manualità e progettazione al computer. Io utilizzo il Cad e sto iniziando con Matrix Gold un programma più incentrato sull’oreficeria. Studio le tendenze della moda e dei mercati, prendo spunto anche dalla natura o dalla quotidianità per dare forma alle idee che poi diventeranno nuovi gioielli".

Il sogno in tasca è "aprire un’azienda tutta mia, e firmare la produzione, lasciare una traccia della mia creatività". Tra un mese, i suoi ex colleghi usciranno dal Margaritone con le stesse opportunità e un futuro, già qui.