Arezzo, 16 settembre 2024 – Giovedì 19 settembre, alle ore 17.30, presso il Teatro dell’Istituto Aliotti di Arezzo (Piaggia di Murello 25, Ar) si terrà un interessante incontro, dedicato alle donne di pensiero, specie a coloro che la storia ufficiale ha marginalizzato, relegandole al ruolo di “moglie di”, “figlia di”, o semplicemente “l’altra”.
Organizzato e curato da Fidapa Bpw Italy Sezione di Arezzo ed in collaborazione con la Fondazione Aliotti- Liberi di educare e con la Libreria Edison Book Store di Arezzo, l’evento “Donne in ombra: il destino delle innominate” si articolerà in un dialogo, che prenderà avvio dalla figura di una grande pensatrice, troppo a lungo dimenticata dalla cultura ufficiale, Anna Freud.
A tale scopo, l’autrice Lucrezia Lombardo, che ha di recente pubblicato un romanzo epistolare intitolato “Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud” (Les Flaneurs editore), dialogherà con la Presidente della sezione Fidapa Arezzo, Avvocato Maria Cristina Salvini. Interpreterà alcuni brani tratti dal libro, la narratrice Propizia Capaccioli.
Coerentemente con la serata, Anna Freud incarna perfettamente lo spirito promosso da FIDAPA, federazione che ha lo scopo di promuovere e valorizzare le donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari, al fine d’incoraggiare la componente femminile della società alla partecipazione attiva nella vita politica, economica e culturale dei territori ove il movimento opera.
Conformemente a ciò, Anna Freud fu, per il suo tempo, una donna controcorrente, che non si fece schiacciare dalle tragiche vicende storiche, né dall’ingombrante figura paterna -lo psicoanalista Sigmund Freud- ma, al contrario, divenne da prima il suo braccio destro, per poi distaccarsene, dando avvio alla psicologia dell’io e alla psicoanalisi infantile.
Con coraggio, inoltre, Anna Freud fu una delle prime a occuparsi dei diritti dell’infanzia, aprendo i celebri Asili di guerra, luoghi in cui vennero accolti orfani e bambini delle fasce sociali più disagiate, affinché potessero ricevere l’amore che era mancato loro.
Primo titolo della collana “Le Innominate” dell’editore Les Flanuers, il romanzo su Anna Freud costituisce un tassello importante all’interno di un progetto che nasce dal desiderio di restituire il nome proprio, il volto, la voce -in sintesi, l’identità di soggetto e non ‘funzione dell’altro’- alle artiste e intellettuali, il cui impegno è stato offuscato da rappresentazioni distorte o incomplete.