Salvatore Mannino
Cronaca

Dimenticato nell'androne a 4 anni, i genitori indagati per abbandono di minore

L’iscrizione nel registro della procura pare inevitabile dopo la segnalazione della polizia. Affido provvisorio del piccolo e del fratellino: nessuna decisione del tribunale dei minori

Una volante della polizia

Arezzo, 8 gennaio 2020 - Forse l’iscrizione ufficiale nel registro degli indagati ancora non c’è, ma il destino dei genitori che hanno dimenticato il figlio di 4 mesi nell’androne di casa, abbandonandolo alla notte peggiore della sua breve vita, pare segnato. Finiranno accusati del reato di abbandono di minore, la contestazione che viene già adombrata nella prima relazione di servizio della polizia.

Brutta storia, ma ancor più drammatico per la coppia, 40 anni lui, di origini argentine, 22 appena lei, è aver perso entrambi i bimbi, tolti alla famiglia e affidati provvisoriamente dalla procura minorile al reparto di pediatria, in attesa che il tribunale, sempre dei minori, prenda una decisione definitiva. Per ora non c’è neppure quella, il dilemma è comunque difficile: meglio un genitore naturale, per quanto sbadato e immaturo, o un istituto?

Quasi di certo, l’affidatario non sarà il Comune, come pure era parso probabile nelle prime ore. Il padre, infatti, risulta residente a Tarquinia, la madre a Subbiano e in questi casi la legge prevede l’affido all’ente locale di residenza. Un tunnel di competenze che rischia di ingoiare l’infanzia dei due piccoli, neonato il primo, un anno e mezzo l’altro.

Comunque sia, l’odissea dei genitori, finiti dentro una storia decisamente più grande di loro, è appena agli inizi. Da un lato c’è infatti la già ricordata procedura che ha tolto loro i figli, per ora provvisoramente ma può anche diventare definitiva, dall’altro il fascicolo che inevitabilmente verrà aperto in procura, ad Arezzo, per l’abbandono.

Il Pm di turno Chiara Pistolesi ha passato le carte al pool dei reati per le fasce deboli, dei quale fanno parte lei stessa e i colleghi Elisabetta Iannelli, Julia Maggiore e Marco Dioni. Uno di loro, nelle prossime ore, provvederà all’iscrizione nel registro degli indagati, atto dovuto dopo la segnalazione della Volante intervenuta in via Po nella notte dell’Epifania, una Befana senza doni e con tanto carbone per i genitori protagonisti di questa incredibile sbadataggine.

L’abbandono di minore è un reato doloso, richiede dunque la volontà. E tuttavia in giurisprudenza esiste una figura, il dolo eventuale, con la quale basta l’accettazione del rischio che l’evento (in questo caso l’abbandono) si produca. E’ andata così quando babbo e mamma, dopo essere rientrati nell’ingresso hanno lasciato lì il neonato, ben coperto nell’ovetto-carrozzina, per uscire di nuovo? Molto dipende anche da quanto è durata l’assenza dei genitori.

A giudicare dal racconto dei quattro ragazzi del piano di sopra, che hanno scoperto il bimbo piangente nell’androne e anche dai tempi di intervento della polizia, tutto deve essere durato un’ora-un’ora e mezzo.

Le valutazioni giuridiche conseguenti spettano al Pm cui toccherà il caso. Un’altra notte maledetta della Befana, come quella che il 5 gennaio 2015 si portò via il piccolo Adam, asfissiato a due anni dalla stufetta del furgone in cui i genitori vendevano panini. Loro finirono condannati. E stavolta?