REDAZIONE AREZZO

Demolito l’edificio di via Guido Rossa, al suo posto un nuovo asilo

Terranuova avrà un nuovo asilo nido comunale, con un costo di 2 milioni di euro, di cui 1,4 provenienti dai finanziamenti Pnnr. La struttura sarà innovativa, ambientalmente avanzata e inclusiva, con spazi pensati per i bambini. Il progetto permetterà di ottimizzare i servizi e garantire una continuità educativa fino all'infanzia.

Demolito l’edificio di via Guido Rossa, al suo posto un nuovo asilo

TERRANUOVA

Terranuova avrà un nuovo asilo nido comunale. Il primo step è stato la demolizione dell’edificio di via Guido Rossa che ha ospitato fino ad ora la scuola di musica. I lavori, adesso, proseguiranno con la realizzazione della struttura in cui troverà posto il nuovo plesso.

Costo complessivo dell’opera, 2 milioni di euro, 1,4 dei quali provenienti dai finanziamenti Pnnr. 140.000 euro arriveranno dal fondo delle opere differibili, mentre i restanti 500.000 euro saranno a carico del Comune. "La progettazione mette in pratica i suggerimenti e le linee guida del piano scuola 4.0 previsto dal Pnnr – ha detto il sindaco, Sergio Chienni – per immaginare una struttura scolastica che possa essere ulteriormente innovativa ed inclusivo. Da un punto di vista strutturale si tratterà di un edificio ambientalmente avanzato, composto da materiali naturali e riciclabili, con un sistema impiantistico altamente efficiente alimentato da energie rinnovabili".

"Il fabbricato – ha aggiunto l’assessora all’istruzione, Sara Grifoni – è stato progettato pensando ai bambini che saranno i futuri utilizzatori del plesso, creando spazi affini a quelli dell’ambiente domestico, nei quali i piccoli possono sentirsi a loro agio. L’organizzazione futura del servizio del nido – ha proseguito – prevederà un unico polo capace di riunire all’interno dello spazio urbano attualmente dedicato al nido Pinocchio tutti i servizi della prima infanzia, comprensivi del micronido e della continuità 0-6, situati attualmente nel plesso scolastico Giovanni XXIII". Un progetto che, come ha sottolineato Grifoni, oltre ad ottimizzare la capienza e la funzionalità organizzativa dei servizi, assicurerà quindi a tutti gli alunni del nido una continuità educativa fino all’infanzia. Inoltre, sarà possibile accogliere un maggior numero di bambini fra quelli nati nel mese di gennaio/febbraio/marzo al compimento del decimo mese di età.

M.C.