Delitto di Pozzo, l’ultimo addio a Letizia. La figlia: "Una donna straordinaria"

I funerali della psicoterapeuta uccisa dal pakistano nel parco del casolare si sono svolti in forma privata. Intanto la raccolta fondi lanciata dalla famiglia per sostenere le spese legali ha raggiunto settemila euro.

Delitto di Pozzo, l’ultimo addio a Letizia. La figlia: "Una donna straordinaria"

Letizia Girolami è stata uccisa dall’ex fidanzato della figlia dopo un litigio riguardo i pulcini di pavone. Ieri il funerale e la cremazione

È stato ieri il giorno per l’ultimo saluto a Letizia Girolami, la psicoterapeuta uccisa a colpi di zappa dall’ex fidanzato della figlia a Foiano della Chiana. Ieri si sono svolti i funerali in forma privata alla sala del commiato di Renzino, poi la salma della donna è stata trasferita al tempio crematorio di Arezzo per la cremazione. Intanto la raccolta fondi della figlia per sostenere le spese funerarie e legali ha superato quota settemila euro. "Mi trovo costretta a dover avviare una raccolta fondi per aiutare mio padre Peter e me a sostenere le spese funerarie e le spese legali in seguito alla surreale, violenta e tragica morte di mia madre", ha scritto la figlia Eileen sulla piattaforma.

Come spiega la ragazza, è stato incaricato anche un avvocato da parte della famiglia per seguire la vicenda: si tratta di Fabrizio Modoni, legale del foro di Roma. "Abbiamo deciso di avvalerci di un affiancamento legale attraverso un avvocato penalista che possa aiutarci a guidarci affinché la giustizia segua il suo corso migliore e venga fatta giustizia per la memoria di una persona così bella e amorevole che se n’è andata via troppo presto".

E anche le indagini vanno avanti. Ormai i contorni della vicenda sono nitidi. L’ex fidanzato della figlia - che viveva ancora a casa loro - ha attaccato quella che era la suocera con una zappa. Due colpi alla testa con ogni probabilità, anche se l’autopsia eseguita due settimane fa dovrà dare delle risposte più chiare sul punto. Il pakistano, 38 anni, Iran Rana, aveva confessato già il giorno della scoperta del corpo e poi i giorni successivi aveva fornito alcuni particolare sul delitto. "Avevamo litigato per alcuni pulcini di pavone", aveva detto agli investigatori. Una fattispecie che potrebbe costargli anche l’incriminazione per i futili motivi che in termini processuali potrebbe fargli rischiare anche l’ergastolo. E che quindi precluderebbe la possibilità del rito abbreviato, una formula alternativa al processo ma che implica lo sconto di pena di un terzo a patto che il procedimento si svolga senza dibattimento ma solo con gli atti di indagine. Al momento però è tutto da vedere, non sono che ipotesi.

Ieri i funerali della donna con la speranza da parte della figlia: "Il mio sogno sarebbe trasformarla in un bellissimo diamante ma questo lo valuterò in futuro. Al momento per noi l’importante è che possa tornare da noi e riposare in pace".

LuAm