Debutta la nuova movida: centro chiuso, tavolini ovunque ma sale la tensione coi residenti

«Non potete chiudere la strada, qui ci viviamo». Poponcini: cercheremo di conciliare tutte le esigenze. Mascherine: già ieri multe e denunce per resistenza

Tra movida e commercio

Tra movida e commercio

Arezzo, 29 maggio 2020 - Della serie, impossibile accontentare tutti. Cova sotto la cenere la tensione di numerosi residenti che non vedono di buon occhio la proliferazione spontanea dei tavolini sulle loro strade che diventano pedonali nelle notti del fine settimana.

Questione di movida, di sicurezza, ma anche di ossigeno economico per locali che sono rimasti chiusi quasi tre mesi, accumulando perdite su perdite, rifugiandosi nell’extrema ratio dellla consegna a domicilio, dovendo fare i conti con la stagione prossima ventura che non vedrà, salvo miracoli, l’arrivo di orde di turisti a consumare fegatelli e finocchiona.

La fine del lockdown è coincisa con la ripartenza boom della movida che ha creato specie in San Francesco assembramenti esagerati e talvolta pure irresponsabili. E’ così che il sindaco, dando le gambe al piano estate già condiviso con le associazioni di categoria, è subito corso alle contromisure, «tavolini subito sulle strade per diluire la folla e mantenere meglio le distanze garantendo comunque agli operatori la possibilità di lavorare».

Il debutto è stasera, tempo permettendo visto che il meteo beffardo non promette nulla di nuovo. E già alla vigilia ecco le tensioni, «non potete far chiudere la strada per sistemare due tavolini fuori» è il ritornello ripetuto nelle stradine della città alta dove insistono ristoranti tipici e di grande qualità.

Proteste che sono giunte anche all’orecchio della polizia municipale, pur se il comandante Aldo Poponcini (nella foto) raccomanda tranquillità: «Faremo il massimo sforzo per contemperare le esigenze, consentire ai locali di operare e ai residenti di poter raggiungere senza problemi al loro abitazione». Con una puntualizzazione: e cioè che la pedonalizzazione della strada non è per tutta la giornata ma va dalle 19 alle 24. Insomma, ci si può organizzare.

E comunque, è la riflessione, solo dopo questo primo fine settimana sarà possibile capire meglio la situazione ed eventualmente effettuare correzioni in corsa nel caso si rendano necessarie. Le strade chiuse sono in sostanza quelle della Ztl B, ovvero via Roma, via Crispi fino a via Margaritone, via Guido Monaco alta a partire dalle Poste, piazza San Francesco, via Cavour fino a via Isidoro del Lungo, ovviamenteCorso Italia fino a via dei Pileati e comprendendo la Piazzetta del Commissario, la parte iniziale di via Oberdan, via Bicchieraia, Madonna del Prato e via Cesalpino fino quasi alla piazza del Comune.

Cinquanta i locali che hanno chiesto di allargarsi con i tavolini all’esterno e dunque per due sere avremo un pezzo di città del tutto inedito dove sarà impossibile entrare in auto. Dalla polizia municipale sono stati però indicati i percorsi alternativi per l’accesso ai residenti laddove sia possibile. I tavoli all’aperto e la rabbia che cova in chi abita nel centro storico sono però solo uno degli aspetti del weekend.

L’altro, altrettanto importante, riguarda lo svolgimento della movida e l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, pena sanzioni di 400 euro. Ieri già scattate:tra multe e perfino due denunce per resistenza a chi si rifiutava di mettere la mascherina. Forse solo l’anticipo di quello che potrebbeb avvenire stasera.