D’Avirro: "Le consulenze di Rason erano vere"

Il professionista al centro del filone sulle parcelle "Coingas gli affidava valutazioni importanti"

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Prima di Luca Fanfani, hanno terminato il loro intervento i legali del commercialista Marco Cocci, Stefano del Corto e Tommaso Ceccarini, la cui linea difensiva ha portato a definire il materiale di Digos e Procura "un condensato di illazioni". Non è mancato l’accenno alle scarse competenze di Staderini, un mantra condiviso e diffuso, ripetuto da più parti e più volte. La richiesta è stata quella dell’assoluzione.

È stato poi il turno di Antonio D’Avirro, difensore del collega fiorentino Pier Ettore Olivetti Rason. D’Avirro ha ricostruito la genesi del rapporto professionale del suo assistito con Coingas, parlando dell’esigenza di assegnare ad uno studio qualificato e competente la formulazione dei patti parasociali. "Ma quale viaggio a Milano con Staderini e Macri" ha sentenziato, riferendosi alla narrazione del pm, che ha fatto risalire la consulenza di Olivetti Rason ad uno "scambio di favori, non nell’interesse di Coingas" partito con un parere sull’incompatibilità di Staderini. E poi, la condivisione del "Viciconte pensiero": "Coingas non svolge un servizio pubblico".

Altro refrain, "I progetti curati da Rason avevano lo scopo di rivitalizzare Coingas ed erano apprezzati anche dai sindaci soci". Per questo va assolto, afferma l’avvocato D’Avirro.