SARA TRAPANI
Cronaca

Dante al Castello: già mille i visitatori della mostra

Successo di un’esposizione citata anche da media internazionali come il Time. Le opere dalla galleria degli Uffici. Disegni del XVI secolo il perzzo forte

di Sara Trapani

Successo per "Nel segno di Dante. Il Casentino della Commedia", la mostra al Castello dei Conti Guidi di Poppi. A pochi giorni dall’inaugurazione sono stati oltre mille i visitatori che hanno scelto di vedere l’esposizione, citata anche da importanti media nazionali ed internazionali come il Time e l’Huffington Post. Curata da Alberta Piroci Branciaroli, la mostra, che ha aperto il programma espositivo ‘Terre degli Uffizi’ ideato e realizzato dal museo fiorentino insieme alla Fondazione CR Firenze, racchiude opere d’arte di grande significato dedicate a Inferno, Purgatorio e Paradiso.

"Le opere provengono dalle Gallerie degli Uffizi e dalla collezione privata Risaliti-Valiani di Pistoia cui si deve il prestito del dipinto di Pietro Senno raffigurante Bonconte da Montefeltro immortalato da Dante nel V canto del Purgatorio – spiega la professoressa Piroci - simbolo del Casentino nella Commedia in quanto nell’episodio Dante descrive accuratamente la confluenza dell’Archiano con l’Arno e tutta la valle. L’Inferno è rappresentato dal dipinto di Nicola Monti, pittore di Pistoia, che dà un’interpretazione personale dell’episodio dantesco in quanto raffigura se stesso nel personaggio di Paolo e la nobildonna Eleonora Pandolfini, di cui sembra si fosse invaghito, nel personaggio di Francesca. Il Paradiso è invece rappresentato da un disegno a pastello su carta avorio della pittrice Beatrice Ancillotti Goretti che raffigura lo Sposalizio di San Francesco con la Povertà".

In questo 2021 dedicato alle celebrazioni dantesche la mostra, visitabile fino al 30 novembre, riporta il Sommo Poeta nei luoghi in cui scrisse parte della Divina Commedia grazie alla presenza di opere importanti come il dipinto ottocentesco acquistato dalle Gallerie in occasione del primo Dantedì.

"Punta di diamante dell’esposizione sono i quattro disegni di Federico Zuccari risalenti agli anni 1586-87, che permettono approfondimenti e collegamenti con i temi iconografici delle altre opere in mostra – conclude Piroci - basti per tutti il disegno raffigurante, con metodo simultaneo, i canti V-VI dell’Inferno dove Virgilio illustra a Dante il destino eterno dei dannati e di Ciacco rimandando all’iconografia degli angeli del giudizio e all’angelo dell’Apocalisse, Michele Arcangelo, temi trattati in opere presenti nel territorio. Il catalogo, parte integrante dell’esposizione, si completa poi con la proposta di un itinerario nella valle alla scoperta di opere a tematica dantesca, custodite in chiese e conventi noti e meno noti".