Dalle sofferenze al colosso Zucchetti Il riscatto di Bernini diventa un libro

La straordinaria storia dell’imprenditore nel volume di Filippo Boni. Dall’infanzia difficile al successo

Dalle sofferenze al colosso Zucchetti  Il riscatto di Bernini diventa un libro

Dalle sofferenze al colosso Zucchetti Il riscatto di Bernini diventa un libro

di Marco Corsi

Le sue sofferenze in tenera età, la forza d’animo, la voglia di coltivare i suoi sogni, il successo. Fabrizio Bernini, uno dei più importanti imprenditori della Toscana, a capo del colosso Zucchetti Centro Sistemi , ha affidato alla penna dello scrittore Filippo Boni la storia della sua vita e di quella della sua famiglia. Ne è venuto fuori un libro, "Qualsiasi cosa accada, un imprenditore visionario. La storia della sua famiglia, il potere di una promessa", edito da Aska, che sarà presentato il 14 dicembre alle 18 al Teatro Garibaldi di Figline. Un volume a tratti struggente, che racconta uno spaccato dell’esistenza di grande uomo di industria, ma che, anche in età giovanile, ha dovuto fare i conti con tante difficoltà. Per la genesi di questa pubblicazione bisogna risalire ad una domenica pomeriggio di giugno quando Bernini, camminando per le strade di Arezzo durante la fiera antiquaria, vide in una bancarella un motorino rosso degli anni 60 e rimase folgorato. Era infatti lo stesso modello di ciclomotore sul quale viaggiava da ragazzo, per le strade della Val d’Ambra, dopo un’infanzia difficile con i suoi genitori nella casa di La Torre, nel comune di Bucine.

La vista di quel motorino lo ha proiettato indietro nel tempo spingendolo a compiere un viaggio introspettivo dentro se stesso, alla ricerca del senso più autentico dell’esistenza. Così, a bordo di quel vecchio Guzzino, è partito alla ricerca dei luoghi della vita dei suoi genitori, facendo emergere e ricordando i loro dolori, patiti fin da piccolo. Ada, la mamma, venne abbandonata all’Istituto degli Innocenti di Firenze. Adottata da contadini del borgo valdambrino di Solata prima e da un mezzadro eremita di Rapale poi, visse un’esistenza piena di ostacoli e di solitudine. Il padre, Alvaro, dopo il matrimonio, a causa di una tragedia familiare, cadde nel tunnel dell’alcool e finì per trascinare nell’incubo tutta la famiglia, anche il piccolo Fabrizio.

"Come tessere di un mosaico, grazie alla ricostruzione storica dello scrittore valdarnese Filippo Boni e alla sua narrazione profonda, uno dopo l’altro i ricordi raccolti in questo libro compongono il ritratto il viaggio di un uomo coraggioso e impavido, che nonostante i dolori della vita ha sempre saputo rialzarsi, ha perseguito il suo sogno e gli obiettivi professionali che si era prefissato, fino a diventare uno dei più grandi self-made man della storia della Toscana industriale, sconfiggendo gli spettri che fin dalla sua infanzia rischiavano di rapirlo per sempre". La sua è diventata anche una storia di speranza per i giovani e che li spinge a non rinunciare mai ai propri sogni. Questo è il messaggio che arriva da Fabrizio Bernini.