
Dalla Ferrari al Sigaro. A Montezemolo il timone. Centro logistico a Foiano
Dalla Ferrari ai sigari. Passa a Montezemolo e soci il controllo del sigaro Toscano. Il Fondo Usa Apollo Delos che aveva rilevato pochi giorni prima dal fallimento Seci la maggioranza di Manifatture Sigaro Toscano (Mst) ha infatti ceduto ieri alla società Leaf BidCo, costituita dai soci di minoranza di Mst,
Montezemolo, Gnudi, Regina e Valli, il 50,01% della stessa.
Per far fronte all’acquisizione, Leaf BidCo ha sottoscritto un contratto di finanziamento con cinque banche (Mps, Bpm, Bper, Db e Cassa di Ravenna) per un totale di circa 108 milioni di euro, che serviranno, in parte, per l’acquisto delle quote e in parte per la rinegoziazione dell’attuale debito. L’operazione è stata seguita da Ernst & Young e dallo Studio Legale Chiomenti. Il Cda di Manifatture Sigaro Toscano, riunitosi oggi, sotto la presidenza di Luca di Montezemolo, ha nominato, in seguito alle dimissioni dei tre Consiglieri indicati dal Tribunale di Bologna, tre nuovi membri: Marco Nuzzo, Matteo Tamburini e Francesco Valli.
L’azienda, che conta manifatture in più parti d’Italia e centinaia di lavoratori, ha il proprio centro ricevimento del tabacco a Foiano della Chiana.
Il Toscano è uno dei sigari più apprezzati al mondo. I primi sigari furono prodotti in Toscana a inizio Ottocento, dopo che un acquazzone aveva danneggiato le scorte di una manifattura. Per non perdere le preziose foglie, le sigaraie vi ricavarono dei sigari che riscontrarono ben presto un grande successo, fino a diventare uno dei simboli del made in Italy.
Un elemento della cultura, dello stile e della creatività della grande industria manifatturiera nazionale, un simbolo dello stile di vita italiano. Adesso, il tabacco prodotto in Italia ricopre una grande importanza nella filiera del Kentucky. Nel nostro Paese operano centinaia di aziende a conduzione familiare, che impiegano circa 2mila persone tra Toscana, Lazio, Campania, Veneto e Umbria. Lo scorso luglio Manifatture Sigaro Toscano di Lucca ha firmato il rinnovo del contratto integrativo valido per il periodo 2023 – 2025 presso Unindustria Roma. Il nuovo accordo si inserisce in un percorso in cui la valorizzazione delle persone è una priorità dell’azienda.