Cominceranno entro ottobre i lavori di riqualificazione delle quattro aule dell’Istituto Professionale "Guglielmo Marconi" di San Giovanni, il plesso dell’Isis "Valdarno" dove a pochi giorni dall’inizio dello scorso anno scolastico si verificò il distacco di un controsoffitto. Un crollo che costrinse circa 400 studenti, i rispettivi docenti e il personale Ata a migrare in sedi provvisorie reperite cammin facendo e non senza difficoltà fino al gennaio passato quando gran parte di loro fece ritorno nelle classi di via Trieste. Non fu così per l’indirizzo Moda, ospitato nel centro pastorale "Guido Guerra" di Montevarchi dove, e questa è già una certezza, allieve e allievi riprenderanno il cammino didattico e laboratoriale dal 16 settembre prossimo, si dice almeno sino a dicembre, con possibilità concreta di arrivare a giugno 2025.
Nel frattempo slitta all’autunno l’apertura del cantiere nella sede centrale dell’IP, anche se "il progetto di ristrutturazione è già definito – ha spiegato Marco Morbidelli, consigliere provinciale delegato all’Edilizia Scolastica – ed è stato elaborato sulla base di una serie di incontri e analisi tecniche. Ma soprattutto è importante sottolineare che ci sono i 700 mila euro necessari per realizzare l’intervento".
Di questi 477.660 euro sono stati stanziati dalla Regione Toscana con risorse proprie e il finanziamento complessivo servirà per la messa in sicurezza del blocco D dell’Ipsia. "L’operazione di restauro – ha proseguito Morbidelli - riguarderà le quattro aule della palazzina a sé stante collegata all’edificio principale, ma risalente ad un periodo di costruzione diverso. Saranno sottoposte a consolidamento e adeguate alle normative antisismiche proprio come avevamo annunciato e promesso a suo tempo".
Quanto alle famose reti di contenimento anticaduta a protezione dei controsoffitti dei locali della scuola superiore, installate dall’amministrazione aretina per agevolare il rientro e oggetto a suo tempo di roventi polemiche politiche, resteranno al loro posto e il consigliere sottolinea che "hanno svolto il loro compito dimostrandosi la soluzione più rapida ed efficace".
Di recente, peraltro, l’ente aretino ha approvato l’atto per la manutenzione annuale dei dispositivi sistemati in diverse parti dello stabile compresi ingresso e corridoi. In prospettiva futura resta l’impegno più generale assunto dal Consiglio provinciale, inserito nel programma triennale delle opere pubbliche, di provvedere ad una risistemazione globale. "Si tratterà tuttavia di reperire i finanziamenti – conclude Morbidelli – concorrendo a bandi specifici".