Crac Banca Etruria in Cassazione. Fornasari rimane con 3 anni e 4 mesi. Prescritto Soldini: "Finisce un incubo"

Respinto il ricorso dell’ex presidente sul patteggiamento: farà richiesta di affidamento ai servizi sociali. L’imprenditore delle calzature è sollevato: "Vicenda giudiziaria che non sarebbe mai dovuta iniziare".

Crac Banca Etruria in Cassazione. Fornasari rimane con 3 anni e 4 mesi. Prescritto Soldini: "Finisce un incubo"

Crac Banca Etruria in Cassazione. Fornasari rimane con 3 anni e 4 mesi. Prescritto Soldini: "Finisce un incubo"

È arrivato in Cassazione il primo dei tanti filoni giudiziari originati dal crac di Banca Etruria, Alla Suprema corte si erano rivolti l’ex presidente Giuseppe Fornasari e Rossano Soldini, imprenditore della calzature che della vecchia Popolare fu consigliere d’amministrazione. Da una parte, per Fornasari, la conferma del patteggiamento a 3 anni e 4 mesi, dall’altra, per Soldini, il riconoscimento della prescrizione per gli 8 mesi di condanna in Appello. I due ex dirigenti di Etruria hanno presentato ricorsi difensivi con esiti diversi. L’ingegner Fornasari, che è stato anche deputato della Democrazia cristiana per quattro legislature, puntava a ridurre i 3 anni e 4 mesi di reclusione patteggiati per l’accusa di bancarotta.

Anche se il percorso era concordato con la procura di Firenze in Corte d’appello, per la difesa di Fornasari, l’avvocato Nino D’Avirro c’erano i margini per una riduzione legata proprio alla posizione di Soldini, antagonista di Fornasari fino alle dimissioni. I 3 anni e 4 mesi patteggiati dall’ex presidente si riferiscono ad alcuni capi d’accusa, senza tener conto che la stessa Corte d’appello ha assolto il consigliere Soldini, da due accuse in comune con Fornasari.

Per questo il patteggiamento andrebbe ridiscusso nell’entità della pena.

I giudici di Cassazione non hanno però seguito questa impostazione della difesa e hanno respinto il ricorso di Fornasari. L’avvocato D’Avirro attende le motivazioni per valutare un’eventuale richiesta di revisione del processo e potrebbe chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali, la misura alternativa al carcere che consente al condannato in via definitiva che deve espiare non più di quattro anni di reclusione di sottoporsi a un programma di recupero fuori da un penitenziario.

L’ex presidente dell’istituto di credito aretino, contattato da La Nazione, preferisce non commentare la sentenza.

Sollevato invece Rossano Soldini, noto imprenditore delle calzature che fu consigliere d’amministrazione fino al 2009. Lui che per primo si dimise, in polemica con la presidenza Fornasari, e denunciò a Banca d’Italia i presunti errori di quella gestione, era stato condannato a 8 mesi in Appello per bancarotta semplice.

Soldini è laconico: "È la fine di un incubo. C’è poco da aggiungere: si conclude una vicenda giudiziaria che non aveva nemmeno un motivo per iniziare".

Sul crac di Banca Etruria c’è un’altra sentenza importante alle viste. A fine ottobre sarà definito in Appello il processo ai circa 24 imputati che scelsero il rito ordinario. In primo grado furono tutti assolti, eccetto l’imprenditore Alberto Rigotti.

Per molti imputati potrebbe scattare la prescrizione, come è successo a Soldini.

Federico D’Ascoli