FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Cortona, il rimpasto delle donne. Meoni: "La mia offerta agli alleati"

Il sindaco apre al cambio ma vorrebbe la continuità della giunta: "Gli elettori non capirebbero, avanti così. Ma sono disposto a nominare un’assessora di Fdi se la presidenza del consiglio comunale va alla Lega".

No al rimpasto di giunta e sì a un tavolo politico del centrodestra cortonese per mettere in piedi il piano di lavoro dei prossimi cinque anni. E se si deve sacrificare qualcuno, lo farà una quota rosa. Luciano Meoni non si nasconde: punta a ricandidarsi sindaco e lo vuol fare con la sua lista civica Futuro per Cortona. Non sbarra la strada a un avvicendamento in giunta ma avverte tutta la maggioranza che "un cambio in corsa, a sei mesi dal voto, sarebbe un messaggio sbagliato per gli elettori".

Meoni, da mesi le forze del centrodestra le chiedono le chiedono aria nuova in giunta, fino a un ultimatum. Cosa risponde?

"Che non sarebbe opportuno a pochi mesi dalle elezioni: confrontiamoci invece sui programmi e sugli uomini della prossima amministrazione. Ripresenterò la mia lista civica, anche se qualcuno mi chiede di non farlo".

Il rapporto con i partiti tradizionali si è però complicato...

"Ho grande stima per Fdi, Fi e Lega, li voglio coinvolgere di più nella vita amministrativa, evitando inutili polemiche. Da parte mia ho sempre condiviso le scelte più delicate, anche nel settore dei lavori pubblici. Tra alleati non ci può essere chi vuole imporre nomi a ogni costo".

Lei ha militato a lungo in Alleanza nazionale. Proprio da Fratelli d’Italia arrivano le bordate più dure. Perché?

"Le rispondo con i fatti: con la nostra amministrazione sono migliorati tutti gli indicatori, vanno bene il turismo, l’organizzazione di eventi, l’ambiente e la sicurezza. Credo che più che un rimpasto, serva un vertice con i partiti del centrodestra per lavorare ancora insieme per Cortona, senza inutili personalismi".

Quali sono i temi che hanno alzato il livello della tensione nel centrodestra?

"Non sono questioni amministrative: stiamo facendo bene, come a Camucia, dove la piazza piace a tutti. Ma c’è chi vorrebbe ricondurre il dibattito a una questione di incarichi".

I meloniani chiedono l’ingresso in giunta di Nicola Carini con il sacrificio di Paolo Rossi, Forza Italia. L’alternativa è l’uscita di Valeria Di Berardino, Lega, per una donna di Fdi. Ci sono state lunghe trattative, dove siete arrivati?

"Ho spiegato di essere disponibile al cambio di un assessore in quota femminile, facendo entrare un’esterna di Fratelli d’Italia. La presidenza del consiglio comunale andrebbe nel frattempo alla Lega. È il metodo giusto: non si possono fare ragionamenti sui nomi ma sulle quote di partito e sull’offerta dell’assessorato alle Politiche sociali. Aspetto una risposta dagli alleati. Nel frattempo, lo ripeto: meglio arrivare al voto con questa giunta".