
Presentazione del libro dedicato al Teatro Signorelli
Cortona, 15 marzo 2018 - Mario Aimi esorta: “Provate ad immaginarvi come sarebbe Cortona senza il suo teatro”. Una considerazione a voce alta con una punta di amarezza quella del presidente dell’Accademia degli Arditi proprietaria dello storico e bellissimo teatro della città.
“Il nostro teatro ha per Cortona un valore straordinario – racconta Aimi- è il luogo dove la comunità cortonese si riunisce nelle occasioni più importanti. Ha ospitato artisti di fama internazionale e personaggi della cultura e della politica, perfino dei Presidenti della Repubblica e Premi Nobel. Noi cortonesi possiamo ritenerci fieri e fortunati di avere a disposizione un così bel Teatro, ma qualche volta non ce ne rendiamo conto, dando tutto per scontato”.
Far quadrare i conti non è mai facile, soprattutto per un ente privato come è il Teatro di Cortona. Dal 1853 ad oggi è l’Accademia degli Arditi, ente morale senza fini di lucro, che detiene la proprietà del teatro, lo amministra e lo gestisce. Tutti gli eventuali utili vengono totalmente reinvestiti per la necessaria, continua manutenzione della struttura. “Non nascondiamo le grandi difficoltà soprattutto di natura economica, che l’Accademia ha dovuto e deve tutt’ora affrontare per mantenere aperto il teatro”, commenta ancora Aimi.
Se da una parte la stagione di prosa continua a mantenere negli anni un ottimo zoccolo duro di pubblico a preoccupare è soprattutto la sorte del cinema che registra numeri sempre più esigui di spettatori.
“Abbiamo fatto investimenti importanti in questi anni per mantenere standard qualitativi alti e siamo riusciti sempre a proporre prime visioni e film da cassetto. Ma il pubblico non ci premia preferendo le multi sale. Se il trend non cambierà il rischio è che saremo costretti a rinunciare al cinema”. Una perdita che, poi a posteriori, potrebbe portare con sé numerose polemiche come quando fu abbandonato il cinema all’aperto nelle gradinate del Parterre, oggi rimpianto da tutti.
“In questi anni è stato importante e continua ad esserlo il sostegno e la collaborazione dell’amministrazione comunale, che utilizza il teatro in base ad una convenzione, e di istituzioni quali la Banca Popolare di Cortona, la Fondazione Niccodemo Settembrini e la Fondazione Toscana Spettacolo. Queste sinergie hanno permesso fino ad oggi di mantenere livelli qualitativi molto elevati, ma è sempre più difficile riuscire a garantire le risorse necessarie. E’ fondamentale che i cortonesi prendano coscienza di queste difficoltà e siano sempre vicini al loro teatro e presenti ai nostri spettacoli”.
La storia del Teatro Signorelli di Cortona rè stata recentemente anche racchiusa in un libro. Il volume è stato scritto da Pietro Matracchi, Patrizia Rocchini, Eleonora Sandrelli per Tiphys edizioni.