
Ada Grignani
Arezzo, 16 giugno 2021 - Sono circa 200 le parti civili ammesse dal giudice Ada Grignani per quanto riguarda il filone consulenze d'oro nell'ambito della bancarotta di Banca Etruria. La decisione è stata presa al tribunale di Arezzo dove è ripreso il processo a citazione diretta per il reato di bancarotta colposa a carico di 14 ex dirigenti e membri dell'ultimo cda di Banca Etruria. Tra questi c'è anche Pier Luigi Boschi, padre dell'ex ministro Maria Elena. Tra le consulenze contestate dalla procura ci sono i 4 milioni di euro pagati per incarichi affidati a grandi società (Mediobanca e Bain) e importanti studi legali (Grande Stevens a Torino e Zoppini a Roma).
Secondo la procura di Arezzo i membri del cda e i dirigenti citati a giudizio non avrebbero vigilato sulla redazione di consulenze che in procura ritengono in gran parte inutili e ripetitive, nonché tali da contribuire all'aggravamento del dissesto della banca. Il giudice nell'udienza odierna ha anche ammesso la chiamata in causa di Ubi Banca che ereditò il pacchetto Etruria oggi tuttavia passata a Banca Intesa. Prossima udienza il 6 ottobre.