
Congresso Pd a sorpresa. Croci-Ausilio all’ultimo voto: primo test locale su Schlein
Il duello comincia da Foiano. Barbara Croci o Michele Ausilio? La sfida per il nuovo corso della segreteria dem non è sui nomi ma su ciò che incarnano, ovvero progetti, direzione, visione. Si contendono lo scettro di Francesco Ruscelli due candidati che, in sintesi, ricalcano lo schema nazionale della battaglia per le primarie: Elly Schlein contro Stefano Bonaccini. Schema che applicato ad Arezzo ha sfumature diverse: Croci, schleiniana della prima ora, arriva alla sfida dalla segreteria provinciale uscente, quella guidata da Ruscelli che ne sostiene la candidatura insieme ad altri esponenti di primo piano del partito, tra questi Paolo Brandi. Ausilio, vicesindaco di Pratovecchio Stia, finora è rimasto nelle retrovie del partito, ha aderito alla mozione Bonaccini ma non è un pasdaran. Punta la corsa al voto su due fattori: l’esperienza di amministratore che potrebbe catalizzare l’attenzione di molti colleghi a livello provinciale e presentarsi come "battitore libero", ovvero in grado di raccogliere anche i maldipancia dei dirigenti dem scontenti del governo locale del partito. Tra i fans della sua candidatura ci sarebbe l’ex sindaca di Civitella Ginetta Menchetti, schleiniana, uscita dalla segreteria provinciale sbattendo la porta sulla gestione Ruscelli. Su Ausilio convergerebbero pure la sindaca di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e i sindaci bonacciniani Roberta Casini e Sergio Chienni.
Dall’altra parte della "barricata" Croci, può contare sul placet del leader toscano dem. Emiliano Fossi l’ha chiamata a far parte della nuova squadra regionale nel segno di Elly. C’è un altro elemento che si innesta in questa partita: le primarie che hanno sancito la vittoria di Schlein - ad Arezzo e in buona parte delle assemblee territoriali è stata schiacciante - risalgono a dieci mesi fa: in mezzo la segretaria dem ha impostato la rotta e cominciato a navigare. E il congresso provinciale può rappresentare un test sul governo del partito a livello nazionale. In questo senso, gli umori tra le file dem, disegnano la traiettoria di una sfida aperta, dove tutto può accadere e "fare previsioni è impossibile", dice un esponente aretino. Della serie: per guadagnarsi la pole position della gara ci sono ancora le prove da fare e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. La gara comincia stasera da Foiano dove Croci e Ausilio presentano i rispettivi programmi. La macchina organizzativa prevede assemblee dei circoli in ogni comune, seguite dal voto degli iscritti sui due candidati.
I voti complessivi serviranno a comporre il puzzle dei delegati che si esprimeranno sul nuovo leader. Sarà quello il momento vero per capire chi ha più chance: un delegato, un voto. D-day a novembre.