Condannato per la vicenda Martina Rossi Il Coni premia Albertoni poi fa dietrofront

Uno dei due aretini coinvolti nella storia giovane morta alle Baleari è un campione di motocross: la stella al merito non sarà consegnata

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C’è anche il nome di Alessandro Albertoni tra coloro che sabato prossimo riceveranno le benemerenze Coni nelle sala "Dei Grandi" della Provincia di Arezzo. Il 30enne di Castiglion Fibocchi condannato in via definita a tre anni di carcere insieme a Luca Vanneschi, perché colpevoli di tentato strupro di gruppo della ventenne studentessa genovese Martina Rossi, volata giù dal balcone dell’hotel di Palma di Maiorca, nel 2011, mentre fuggiva all’aggressione sessuale. Albertoni è stato segnalato tra i benemeriti perché, parallelamente alla vicenda giudiziaria, è uno sportivo di alto livello nel motocross. Nel suo palmares figurano tre titoli italiani, dieci titoli regionali, varie partecipazioni con la nazionale ai campionati del mondo ed europei. Indignazione per il riconoscimento è stata espressa dai genitori di Martina. "La cosa ha stupito Bruno e Franca - spiega Luca Fanfani, il legale che li ha assistiti come parte civile al processo - peraltro Albertoni ha una pena ancora interamente da espiare e nessun segno di resipiscenza in ben 11 anni. Ci chiediamo - prosegue Fanfani - come si può ricevere una benemerenza da parte niente meno che del Coni per pregressi meriti sportivi. Il tutto alla presenza delle massime autorità locali nella sala Dei Grandi della Provincia. Sinceramente non abbiamo parole". L’esecuzione della condanna definitiva a tre anni di reclusione per Albertoni è appesa alla decisione del tribunale di Sorveglianza di Firenze. L’ordine di carcerazione, emesso dalla Cassazione è, infatti, al momento sospeso in quanto Albertoni ha chiesto l’affido in prova ai servizi sociali. Il ragionamento è squisitamente giuridico: seppur i reati sessuali sono ostativi della concessione del beneficio che consente la concessione di misure alternative sotto i quattro anni di reclusione, non lo è invece il tentativo, ritenuto reato autonomo. E quindi si applica lo stop. Altrimenti per Albertoni (e Vanneschi) si sarebbero subito aperte le porte del carcere.

Sul caso della benemerenza ad Albertoni, il delegato provinciale Coni Alberto Melis non ha rilasciato alcuna dichiarazione, anche se è stato precisato che il riconoscimento è stato attribuito nel 2020, mentre la cerimonia è slittata poi ad oggi in seguito alla pandemia. Dalla tarda serata di ieri sono in corso frequenti contatti con i vertici regionali per capire il da farsi. Probabile che si decida per una soluzione che possa escludere Albertoni dalla premiazione. Una presa di posizione e una decisione ufficiale è attesa in giornata.