GAIA PAPI
Cronaca

"Con i dvd resisto anche a Netflix. Da 34 anni"

"Ciak Videofilms" è rimasto l’unico noleggio aperto in città. Il titolare Barbagli: "Tanti appassionati di vintage"

di Gaia Papi

"Resistiamo all’avvento di Netflix, di Amazon e ancora prima del colosso del noleggio Blockbuster".

"Ciak Videofilms" di Enzo Barbagli in via Benedetto Varchi c’è da 34 anni. Ha visto nascere e chiudere una decina di videonoleggi in città. Resiste, da solo, ad una rivoluzione culturale. C’era un tempo in cui film e serie tv potevano essere visti soltanto al cinema, oppure se inseriti nella programmazione di qualche canale televisivo. Successivamente, sono arrivate videoteche e videonoleggi dove prendere in prestito una videocassetta e vederla a casa. Un mondo, e un modo di portarsi nel proprio salotto la settima arte. Con il passare degli anni, l’evoluzione della tecnologia e l’arrivo di internet tutto questo è cambiato. Basti pensare al fallimento nel 2013 di Blockbuster, la più grande catena di videonoleggi al mondo. È stata la nascita delle piattaforme, da Netflix nel 2015, a Prime Video nel 2016 fino al più recente Disney+ due anni fa, e la diffusione dello streaming ad ammazzare il mercato. Senza contare l’incontrollata pirateria.

"È chiaro che il giro d’affari non è più quello di una volta. È l’ontano il periodo d’oro dei primi anni ’90, tra noleggio di Vhs e cd, ma esiste una nicchia, insospettabile, di accaniti noleggiatori di dvd. Ancora oggi, sì" racconta Enzo. "Hanno le età più varie, noleggiano normalmente le novità uscite sul mercato o film che si sono persi in tv" spiega Enzo.

"Lo fanno alla cassa automatica al costo di 1,25 euro (se restituito entro sei ore) o a 2,50 (fino alla mezzanotte del giorno dopo)" continua. Ma c’è chi ancora non rinuncia a quello che era un gesto che oggi definirei quasi romantico. Quello di entrare, passeggiare tra i corridoi tra centinaia di film e, se ancora indecisi, farsi catturare da una "copertina". Poi arriva il momento di avvicinarsi al bancone. Non era, e probabilmente continua a non esserlo, un semplice gesto commerciale. Dietro alla scelta di entrare in un videonoleggio c’è tutto un mondo. Fatto di consigli da parte del titolare, di opinioni condivise. "Conoscevo tutti i clienti e i loro gusti. Ciak era diventato un luogo di ritrovo, di scambio di vedute, suggerimenti, insomma quello che oggigiorno viene ormai fatto sui social, prima si faceva vis à vis".

"Fortunatamente oggi c’è una fetta di clienti appassionati del vintage, che vuol dire Vhs, qualche anno fa l’unico modo per vedere un film uscito al cinema senza aspettare anni e anni prima di rivederlo in tv". Da allora sono trascorse quasi tre decadi. Pezzi rari, in vendita, che formano lo sterminato archivio di Enzo, ha quasi 30 mila titoli, tra i quali nascosti anche delle vere rarità che oggi hanno acquisito un discreto valore economico sul mercato. Nostalgia a parte, in via Varchi esiste e resiste un pezzo di storia di Arezzo.