Coingas, l’atto d’accusa di Rossi "Abuso d’ufficio": Ghinelli rischia

Chiesta una condanna di 2 anni e 2 mesi per il sindaco, 6 anni per Macrì, un anno e 6 mesi per Merelli. Il procuratore capo: "Spreco di denaro pubblico per accontentare gli amici". In 4 verso l’assoluzione

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di Federico D’Ascoli

La campanella squilla poco prima delle 9.30. Si ferma il brusio: entra alla Vela il giudice Filippo Ruggiero. Al processo Coingas che scuote i grandi nomi della politica aretina è il giorno dedicato all’atto di accusa di Roberto Rossi, gli indagati e gli avvocati ci sono quasi tutti. Dopo le formalità di rito e la consegna di qualche memoria, sono tre ore serrate di requisitoria. Il procuratore capo esce da protagonista per l’ultima volta dall’aula della Vela con un filo di emozione e un irrevocabile no alle domande dei cronisti all’uscita.

Con a fianco il pm Chiara Pistolesi, il capo della procura ha chiesto sette condanne e quattro assoluzioni. Una storia di consulenze da mezzo milione e di presunti abusi d’ufficio.

Rossi snocciola le sue conclusioni dopo essere partito dalla natura pubblica degli incarichi di chi gestisce Coingas ed Estra. È questo il vero nodo da sciogliere, quello su cui sii gioca il processo.

Una sentenza attesa fra due settimane su cui peserà la condanna con il rito abbreviato di Sergio Staderini (2 anni) e Jacopo Bigiarini (un anno e 4 mesi). Per Roberto Rossi, destinato al ruolo di procuratore generale di Ancona, è colpevole anche il sindaco Alessandro Ghinelli che rischia 2 anni e 2 mesi per abuso d’ufficio e favoreggiamento.

Altri sei gli imputati per i quali si chiede la condanna: l’ex presidente di Estra Francesco Macri su cui pende un complesso di 6 anni e un anno e 6 mesi per l’assessore al Bilancio Alberto Merelli. Chiesta invece l’assoluzione da ogni accusa per il presidente di Coingas Franco Scortecci, il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi, l’avvocato Stefano Pasquini e l’ex contabile di Coingas Mara Cacioli.

Sul filone peculato, 4 anni la richiesta per il commercialista Marco Cocci, 4 anni e 6 mesi per l’avvocato fiorentino Pier Ettore Olivetti Rason e Macrì. Per la parte d’inchiesta relativa ad Arezzo Multiservizi, la partecipata che gestisce i cimiteri finita nel mirino della Digos. Rossi ha riconfigurato il reato in corruzione chiedendo per il consigliere comunale Roberto Bardelli 2 anni e 6 mesi, l’assoluzione per Roggi di Arezzo Casa. Due anni e sei mesi per istigazione alla corruzione per l’ex presidente di Multiservizi Luca Amendola e 8 mesi per favoreggiamento per Alessandro Ghinelli. Infine il capitolo abuso d’ufficio: Rossi ha chiesto un anno e 6 mesi per l’assessore a Bilancio Alberto Merelli, per Ghinelli (totale 2 anni e 2 mesi) e per Macrì (totale 6 anni).

Il tema è la natura giuridica di Coingas ed Estra che Rossi chiede di considerare di diritto pubblico perché finalizzate alla distribuzione di gas naturale. I Comuni nominano i vertici, come dimostrano le intercettazioni, per questo Coingas ed Estra vanno gestite nell’interesse pubblico, non in quello dei consulenti. Il procuratore ha elencato notule con un totale di 400 mila euro "prive di ogni utilità" per le funzioni che ha Coingas. Reati da perseguire o semplici dinamiche politiche? Risponderà la sentenza all’inizio di febbraio.