Coingas, è l'ora dei big: oggi l'interrogatorio di Scortecci e Merelli

L’assessore e il presidente della partecipata in udienza per rispondere alle parti e spiegare la loro posizione. Le scelte degli altri personaggi coinvolti

FRANCO SCORTECCI

FRANCO SCORTECCI

Arezzo, 13 settembre 2022 - Non si sono persi un’udienza finora: sempre presenti in aula. Stamani tocca a loro salire sul banco degli imputati. Dopo la pausa estiva il processo Coingas riparte dall’assessore Alberto Merelli, dal presidente di Coingas Franco Scortecci e dall’ex contabile di Coingas Mara Cacioli. I tre imputati si sottoporranno all’esame in aula, facoltà di cui non usufruiranno invece Roberto Bardelli, Luca Amendola e Lorenzo Roggi mentre non hanno ancora deciso Stefano Pasquini e Pier Ettore Olivetti Rason.

I due imputati più importanti del processo Coingas, il sindaco Alessandro Ghinelli e l’ex presidente di Estra Francesco Macrì concederanno dichiarazioni spontanee in una delle prossime udienze, Quella convocata alle 9.30 esatte dal giudice Filippo Ruggiero è una delle udienze più importanti di questa fase finale del processo. Con la sentenza che potrebbe arrivare tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Merelli, Scortecci e Cacioli si sottoporranno alle domande di procura, parti civili e avvocati.

L’assessore Merelli, difeso da Luca Berbeglia, è l’unico imputato che sin dall’inizio del dibattimento aveva detto sì all’esame e sta mantenendo inalterata la promessa. Anche Mara Cacioli si sottoporrà all’esame. Dalle intercettazioni emergono le continue frizioni con lo studio Olivetti Rason. Il legale fiorentino assistito dall’avvocato Nino D’Avirro non ha deciso ma non sembra orientato all’interrogatorio.

Il processo Coingas nasce dall’inchiesta sulla partecipata del Comune di Arezzo, partita nel 2019 dalla verifica, da parte della Digos, di consulenze sospette per circa 400mila euro versati a due professionisti, poi l’inchiesta si è diramata in altri filoni. Undici gli imputati chiamati a rispondere a vario titolo di abuso d’ufficio, favoreggiamento, traffico di influenze e corruzione.

Un procedimento su cui si allunga l’ombra della condanna con rito abbreviato per Sergio Staderini che con le sue registrazioni e le sue confessioni successive ha inguaiato tutti. La condanna di Staderini è una zavorra che pesa sulla posizione di molti imputati.

Per arrivare a sentenza sull’ex amministratore di Coingas, infatti, il Gup Lara dovette entrare nel merito dei capi di imputazione e dire che secondo lui esiste l’abuso d’ufficio sulla nomina di Macrì alla presidenza di Estra. Un tema che terrà banco nell’udienza di stamani