"Caro Mattarella". In attesa del suo arrivo a Civitella per il 25 aprile, i ragazzi scrivono al presidente

Domani ultima riunione del comitato convocato dal prefetto in vista della storica giornata. Dagli studenti delle medie la testimonianza di come i giovani vivano da sempre l’eredità della strage

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Arezzo, 22 aprile 2024 – Una lettera aperta. Destinatario il presidente della Repubblica che ha scelto Civitella per celebrare il 25 aprile. L’hanno preparata con cura i ragazzi dell’istituto intitolato ai martiri di Civitella. La strage, le sue ferite, le vite spezzate e le famiglie che ne portano i segni a pelle, ma pure il valore della memoria e il senso di comunità: c’è tutto questo nella lettera che i ragazzi di Civitella sperano di riuscire a consegnare al capo dello Stato, giovedì, nella piazza del paese, blindatissima e con misure di sicurezza che incrociano anche il livello di massima attenzione dopo l’escalation del conflitto di Medioriente.

E’ la sintesi di un lavoro che da mesi impegna gli studenti, protagonisti di un lungo lavoro sulla memoria, l’importanza di custodire ciò che è accaduto e trarne insegnamento. Così dalle interviste ai custodi della memoria nell’Archivio che raccoglie la documentazione della strage costata la vita a 244 civili, ai racconti dei nonni e degli anziani del paese, al docufilm sull’orrore dell’eccidio, alle mostre coi disegni attraverso i quali i ragazzi elaborano concetti e contenuti. Giovedì saranno in piazza, sul sagrato della chiesa, proprio sul palco insieme al presidente Mattarella.

Intoneranno l’Inno di Mameli accompagnati dai musicisti della banda del paese e sotto lo sguardo attento della preside Iasmina Santini che ha coordinato il progetto didattico. E un altro gruppo, circa 120 bambini in buona parte delle scuole dell’infanzia, assisteranno alla cerimonia dal loggiato che affaccia sulla piazza insieme agli insegnanti.

Maddalena De Luca, Prefetto di Arezzo
Maddalena De Luca, Prefetto di Arezzo

I ragazzi protagonisti di una giornata in cui il ricordo si fa presente e lancia un ponte sul futuro. Un paese blindato, allerta massima e misure di sicurezza già messe a punto nel vertice in prefettura con gli specialisti delle forze dell’ordine. Ma per affinare ogni dettaglio, domani a palazzo di governo c’è una nuova riunione presieduta dal prefetto Maddalena De Luca. Del resto alla prudenza di rito quando si muove l’uomo del Quirinale si unisce la concomitanza con le tensioni e i conflitti nell’area mediorientale.

Mattarella arriverà in elicottero a Badia al Pino, raggiungerà in auto il borgo per poi ripartire subito dopo la cerimonia. Al suo fianco ci sarà il ministro della difesa Guido Crosetto. Vista la configurazione di Civitella, con la piazza che si apre tra le case e la chiesa, è evidente che i controlli saranno serrati, compresi quelli dai tetti, ma sono elementi che fanno parte di un’esperienza ormai rodata e nei quali di sicuro De Luca non entra per fornire indicazioni. Già da domani sarà eseguita un’attenta attività di bonifica in tutta l’area, poi nella giornata di giovedì servizi straordinari che impegneranno tutte le forze dell’ordine.

Una giornata speciale, qui nel paese che fa tesoro della memoria e monito contro ogni guerra. Parte da qui il nuovo appello al mondo per fermare le armi.